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Il gioco del contrasto in teatro

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scena tratta da Il cigno nero



Continua il lavoro con Il Circolo degli Attori (ultimo mio post qui).
Siamo in dirittura d'arrivo con due spettacoli e quello citato nel post qui sopra è il secondo.
Due settimane fa, provando per il primo, però c'è stata una sorpresa.
Il nostro insegnante Cristiano Caldironi, assieme a Christian Amadori, ha fermato un attimo le prove e ci ha fatto fare un esercizio.
Non di riscaldamento però, ma un esercizio qualitativo sul nostro personaggio.
In pratica in questo primo spettacolo noi faremo dei monologhi tratti da Esercizi di stile di Raymond Queneau dove lo stesso evento, una cosa banalissima come lo stare sull'autobus, viene raccontata attraverso stili e modi diversi.
Questi stili sono interpretati da personaggi differenti ovviamente e come tali personaggi, abbiamo un modo diverso di muoverci, di parlare.
Si tratta di più interventi che si susseguono e sono molto brevi.
Eppure, anche se brevi, tutti noi dobbiamo essere dei personaggi completi.
Anche nell'altro spettacolo ognuno di noi ha un monologo, diverso dagli altri e la difficoltà quando si tratta di fare un solo monologo è che in quello che dici ci deve essere tutta la complessità del personaggio.
Cosa c'è stato prima? Da dove arriva?
Inoltre un personaggio non può essere uno stereotipo anche perché questi sono visti e stravisti e il pubblico si annoia facilmente.
Soprattutto in teatro quando l'attenzione deve essere massima ed ogni gesto fatto a sorpresa è ancora più marcato.
Perciò com'è stato eseguito l'esercizio?




In pratica si trattava di stare al centro e di rispondere alle domande come se fossimo quel personaggio, ma le domande non sono riferite al testo che diciamo bensì ad altre cose come se avessimo di fronte una persona.
Com'eri da bambino/bambina? Qual è il tuo colore preferito? Di che cosa hai paura?
Domande simili, molto private.
L'importante era non pensare! 
Non rimuginare troppo sulla domanda e soprattutto sulla risposta.
Dal di fuori sembrava difficile ma vi posso assicurare che una volta dentro il cerchio si rispondeva.
In più eravamo protetti dalla "maschera" del personaggio quindi qualcuno poteva tirare fuori cose personali (io in alcune risposte ho fatto).
Poi si rispondeva alle stesse domande ma come se fossimo il negativo del personaggio.
La contrapposizione.
Anche qui la cosa importante era la stessa: non pensare!
Agisci spontaneamente.
Non rimuginare.
In parole povere: fa'!
E così, come per realizzare una foto, alcune caratteristiche del positivo e negativo vengono prese per fare il personaggio.
Bene, abbiamo una specie di identikit.
Non basta, perché poi di quello che è venuto fuori bisogna tirare fuori l'opposto.




Le due Frida di Frida Kahlo, 1939



Se vi sembra un esercizio fatto a tavolino, bisogna che consideriate tutto il lavoro che c'è dietro quando si realizza uno spettacolo.
Non si tratta solo di esternare.
Anche quando si realizza un'improvvisazione, bisogna tenere conto alcuni elementi come accorgersi di quelli che arrivano, assecondare il lavoro degli altri, portare il lavoro in una direzione...
Inoltre Cristiano Caldironi ci ha fatto un esempio che potevamo comprendere tutti: davvero Giulietta è sempre stata innamorata del suo Romeo?
Allora mi è venuto da pensare quando Romeo uccide Tebaldo, il cugino di Giulietta.
E' da poche ore il suo sposo e già Romeo si macchia di questo crimine.
Qualche giorno dopo mi è venuto un esempio simile riguardo a una fiaba ovvero La Sirenetta (fiaba che per me renderebbe tantissimo in teatro)
Il principe si è appena sposato con colei che lui crede la sua salvatrice. 
La sirenetta sa che quelle saranno le sue ultime ore di vita. Le sue sorelle non possono vederla in quello stato e poco dopo ritornano coi capelli tutti tagliati: li hanno sacrificati alla strega del mare per far sì che questa spezzi l'incantesimo ovvero la sirenetta dovrà uccidere il principe e bagnare i suoi piedi col suo sangue. Così lei potrà ritornare una sirena e non diverrà spuma di mare.
Quindi vediamo la sirenetta, col pugnale in mano, avvicinarsi al principe.
In quel momento lei avrà pensato alla sua salvezza, avendo paura della morte e anche di non potere avere un'anima. Inoltre, vede il principe, l'uomo per il quale lei ha rinunciato al suo mondo, alla sua voce a letto assieme alla presunta salvatrice. 



tratto dall'adattamento giapponese de La Sirenetta del 1975
(vai qui per vedere la prima parte)



Per un attimo, anche solo un attimo, c'era in lei il desiderio di ucciderlo.
Poi, come sapete, ritorna in sé e rinuncia al suo intento.




Portare la contrapposizione può condurre il personaggio a un livello superiore che non sia il solito già visto.
Il fatto di non rimuginarci troppo sopra permette anche all'attore di non cadere nello psicologismo facile anche perché vagheggiando, poi si perde di vista l'obiettivo.



Il bambino interiore

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Se vi parlo del bambino interiore a che cosa pensate?
Magari qualcuno penserà a una sciocchezza new-age oppure qualcun altro penserà alla Sindrome di Peter Pan.
Ebbene non è né l'una né l'altra cosa perché il bambino interiore è una cosa reale.
Non è qualcosa presa da chissà quale cultura riassemblata esclusivamente per vendere libri e non sempre identificarsi col proprio bambino vuol dire che non vuoi crescere.
Avete mai sognato un bambino (o bambina) e pensare che aveva qualcosa importante da dirvi?
E infine vi siete chiesti "Ma quel bambino sono io?!?" con la quasi certezza che sì, era voi?
Se vi interessa sapere cosa significhi il bambino interiore vi consiglio di leggere questo.

Ma com'è il bambino interiore?
Immagino che quello di ognuno sia diverso da ogni altro, ma me lo immagino come un piccolo selvaggio, pronto ad esplorare e ha una grazia tutta sua.
Può ballare in punta di piedi e saltare poi sulla pozzanghera.
Può spalancare la bocca per apparire più grande e poi ridere subito.
Si pittura le mani e le trova splendide.
Rimane incantato.
A volte diventa pensieroso e anche se poi passa, quel momento è serio perché il bambino interiore è serio anche quando gioca, anche quando si diverte e sorride come se non conoscesse la tristezza.



autore non trovato






di Stevie Rae



di Alena Vlasko



una bambina al Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow




di Philippe le Tellier, 1961



di Isabel Pavia



di Benoit Courti



di Elizabeth Blank



Ma il punto è che lui la tristezza la sente e se ne accorge quando non è visto, quando non è ascoltato, quando non è amato.
Credi che le sue ferite non abbiano effetto sul tuo corpo, sulla tua psiche, sulla tua intera persona?





di Mark Demsteader



Credi che la sua voce, i suoi urli, i suoi pianti perché tu lo ascolti, possano essere a lungo taciuti?
E per quanto tempo ci riusciresti?
Un bambino così, se ignorato, potrà magari intralciare la vita.
Se poi ci sono delle cose irrisolte, allora non mancherà di dirvelo, di farvelo notare in ogni modo.
E il punto è che più lo si ignora, più i suoi urli saranno forti solo che magari non vengono riconosciuti e magari si darà la colpa a questo e a quello.
Si cercheranno risposte al di fuori quando invece bisognerebbe fermarsi e tacere per un attimo.
Si tratta di una scoperta che ne vale la pena.
Anche se magari può far paura perché molte volte si tratta di affrontare paure come quella di essere feriti, di essere isolati, abbandonati ma se non lo si fa, si continueranno a portare avanti rapporti guasti con gli altri e con se stessi.
Un bambino così che è contento vi regalerà tutta la gioia che vi possa donare, tutta la creatività.
Di certo non vi difenderà dalle intemperie della vita però saprete che non siete soli.




P.S.: Se scrivo queste cose e altre simili non è di certo perché voglio essere la guru di qualcosa. Diciamo pure che è la mia vita a suggerirmi questi argomenti.

L'iniziativa di Aulonia tra amarezza, un disegno e gran finale

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E alla fine è giunta la scadenza.
Doveva esserci il mese scorso, ma visto che mi era giunto un solo disegno, avevo deciso di rinviare.
Risultato?
Il mese è scaduto e ancora ho un solo disegno.
E che cosa posso dire?
Beh, ad essere sincera, un po' di amarezza c'è.
Ma in fondo che cosa posso fare?
Non posso certo andare dalle persone a puntare la pistola in testa e dire "Perché non provi neanche a leggerlo nemmeno un po'?"
E non ce l'ho con le persone che prima mi hanno detto di sì che ci provavano poi per via di impegni, hanno dovuto rinunciare.
E non saprei neanche dire se ce l'ho con altri.
Dopotutto il mio personaggio non è qualcosa che se chiedi in giro, sai già di cosa si tratta ma neanche se fossimo in quel preciso campo dove solo gli esperti e gli appassionati sanno di cosa si stia parlando.
E con me stessa, non direi. Ho fatto il più possibile.
E' qualcosa che in mano di altri potrebbe esprimere ancora più potenziale?
Non saprei perché alla fine ci sono solo io a gestire il tutto e sì, magari si può dire che aggiorno poco.
Comunque bado alle ciance, bando all'amarezza perché non voglio che l'unico disegno alla fine passi in secondo piano.
Come ho scritto nel post dove facevo presente questa iniziativa, chi partecipava poteva liberamente interpretare Aulonia secondo il suo stile e Veggie, appassionata dei disegni in stile manga, l'ha realizzata così.






Essì, sembra Aulonia cresciuta. O è più da Zoe? (Ci manca adesso il test Sei più simile ad Aulonia o a Zoe? XD )
Quello che ho notato è stato più che altro l'intensità dello sguardo e che non guarda davanti a sé, dritto negli occhi dello spettatore, ma altrove.
Chissà cosa sta guardando.


Dopo qualche giorno, ho chiesto che chi mi manda la sua interpretazione, mi scriva anche un suo pensiero che accompagnasse il disegno così gliel'ho fatto presente.
Lei decide di mandarmi questa poesia.


A dream within a dream di Edgar Allan Poe


Ecco, un bacio sulla fronte,
or lasciandoti sul ponte,
io ti esprimo in sincer pianto –
Tu non sbagli, tu mi insegni
che i miei giorni furon sogni.
Se speranza volse via,
giorno o notte, allor fuggìa,
o in visione oppur nel niente,
è di men svanita o assente?
Vediam tutto e sembriam segno
sol di un sogno dentro un sogno.

Sono in mezzo nel fracasso
dove l’onda spiaggia scassa.
Tengo stretto tra le mani,
nella sabbia, l’or dei grani –
Son ben pochi! E van fluttuando
tra le dita mie nel fango
mentre piango! mentre piango –
Oh Signor! Fermar non posso
lor con sforzo sol più grosso?
Oh Signor! Potrei salvarne
giusto un, dal mar sì turpe?
Vediam tutto e sembriam segno
sol di un sogno dentro un sogno?




Ammetto che non la conoscevo prima d'ora e devo dire che ci sono alcuni frammenti che mi fanno subito ricollegare al mondo di Aulonia come "...Sono in mezzo nel fracasso/ dove l'onda spiaggia scassa..." ma anche "...E van fluttuando/ tra le dita mie nel fango/ mentre piango..."
Mi fa pensare a quel senso di inesorabilità che a volte si sente e ci si chiede Che cosa posso fare?
E quelle lacrime mi fanno pensare alla malinconia di Aulonia quando vede scomparire il ragazzo senza un nome.
Anche la domanda finale mi sembra affine al mondo di Aulonia.
Dopotutto Aulonia all'inizio non ha un corpo reale, effettivo eppure non per questo è priva di sensibilità.
Basta leggere le parole di un vecchio stralcio.
Detto questo, grazie infinite Veggie.


E ora il gran finale!
Di certo, non demordo a questa mia iniziativa e più che dare una scadenza, ecco come è trasformata.
Ovvero continua "Disegna Aulonia e il suo mondo" interpretandola a tuo modo se desideri.
L'importante è che sia sempre lei.
Inviami il file.jpg a un'ottima risoluzione a vigele_83@libero.it
Allega al disegno un tuo pensiero (che cosa hai voluto creare, cosa ti ha colpito più, decidete voi. Non c'è limite ai caratteri).
I disegni (assieme a quello che scriverete) poi saranno tutti inseriti in un album apposito nella pagina Facebook di Aulonia (eccola qua)
E non c'è scadenza!!!




P.S.: Aulonia è una storia che va avanti da 4 anni e anche se ci sono solo io a scrivere, a pensare il tutto di sicuro non posso dimenticare i commenti, le vostre impressioni e sensazioni nel leggere.
P.P.S.: Ecco qui il nuovo capitolo di Aulonia.

Benvenuta 50esima bacheca di Pinterest

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E qualche ora fa ho "inaugurato" la cinquantesima bacheca di Pinterest.
Già un po' di tempo fa avevo parlato delle mie bacheche e come per quella volta, introduco le mie bacheche, che sono seguite dopo quel post, con una foto e qualche breve indicazione.
Se nell'altra volta, le immagini erano le più pinnate (le più condivise) di ogni singola bacheca, questa volta le ho scelte io stessa (tranne in una bacheca che vedrete poi).
Faccio così perché molte bacheche sono "fresche"
Ma ora via con le immagini.




Belly Dance


Se qualcuno mi chiedesse qual è la mia danza preferita in assoluto non avrei dubbi: è la danza del ventre.
Mi piacerebbe un giorno riuscire a fare un corso, ma intanto la faccio in casa.
E' un toccasana per l'autostima perché non importa che forma abbia il tuo corpo e sentire i tuoi fianchi muoversi è come se si sentissero i moti dentro di te, come percorrere la propria orbita.
Ma attenzione, troppo spesso la danza del ventre viene intesa come uno spogliarello oppure con il twerking (vedi le ultime performances di Miley Cyrus).
Sono mondi completamente diversi.



Alli Ruth





Hair-motion


Capelli, capelli e ancora capelli.
Ma qui stavolta capelli in movimento.
Capelli scossi dall'aria e dall'acqua anche.
Come se avessero vita.




Apollonia van Ravenstein, 
foto di Ara Gallant per Viva Mag, 1975





I am a Beautiful Soul


Sono un'anima imperfetta, un'anima combattente e amorevole, luminosa e oscura.
Sono un'anima bellissima.




Cary, 33 anni 
"Ho partecipato al The SCAR Project perché credo che queste immagini possano toccare le persone in un modo che le parole non riescono"



Nymph


Il mio amore per le ninfe non è un mistero e così ho deciso di condividere, di rendere pubblica questa mia board, all'inizio privata.




di latoya



The Little Mermaid


Questa è l'unica immagine non scelta da me.
Avevo notato diverso tempo fa quanto nella board delle sirene ci fossero così tante illustrazioni sulla Sirenetta e così ho deciso di dedicare a questa fiaba una board apposita e di inserire tutte le immagini lì.
Questa illustrazione è la più pinnata di tutte.



di Christian Birmingham



Pearls, wonderful pearls


Chi l'ha detto che le perle fanno signora?
Se ne siete convinti, non avete idea della sensualità che queste perle possano suscitare.
E inoltre un po' di differenziazione tra i vari tipi di perle, alcune curiosità e pensate, anche un canto di pescatori di perle (no, non le Ama).
Queste gemme, le più antiche, hanno ancora molto da dire.



di Alberich Mathews






E un'altra fiaba si prende la sua board apposita, anzi la 50esima board, creata poche ore fa.
Di questa illustrazione non vi saprei dire l'autore.
L'ho cercato e cercato, ma quello che ho trovato sono degli ideogrammi giapponesi.
Raperonzolo è una delle mie fiabe preferite in assoluto e in quest'illustrazione mi ha molto colpito il basso ventre.
E' una gabbia?
Può darsi visto che vive isolata nella torre.
Ma nella fiaba, lei rimane incinta ed è sferica come potrebbe essere la pancia.
Potrebbe rappresentare quello?
Però l'espressione è molto vuota, desolata.
Non ho trovato molto su quest'illustrazione e per me rappresenta un mistero assoluto.
Comunque, anche se sapessi che cosa stia a simboleggiare, non credo che perda il suo fascino.







Sensualità, donne avvinte nei serpenti, dee... e alla fine scelgo questa foto proprio per il suo essere diversa, così atipica. Anche se, come dice la didascalia, il bacio rappresenta il culmine dello spettacolo, mi sembra un atto così naturale e tenero.
Magari ad alcuni può fare ribrezzo però a me, che piacciono i serpenti, mi fa tutt'altro effetto.
E ho avuto anche la mia esperienza dal vivo con un esemplare.





la famosa incantatrice di serpenti birmana Saya Hnin-Mahla 
bacia il suo King Cobra 
come culmine del suo spettacolo





Shamanism around the World

Lo sciamanesimo è un tipo di spiritualità che mi incuriosisce.
All'inizio ho dedicato la board solo ai Nativi Americani, ma alla fine ho pensato che in tutto il mondo c'è questo modo di vivere, di percepire il mondo.




di Susan Seddon-Boulet


Sweet Dreams

Il mondo dei sogni...
Il luogo impenetrabile di ogni persona...
Qualcosa che mi incuriosisce sin da bambina.



di A. M. Lorek


Vintage Lady


C'è qualcosa che mi cattura in queste donne, qualcosa nello sguardo, nel loro modo...
Mi sembrano che siano senza tempo seppure collocabili in un preciso periodo storico.



Maude Fealy





Che dire?
Spero che vi siano piaciute queste immagini.

Libera le farfalle e... (700.000 visualizzazioni!!!)

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E così il mio blog raggiunge tra pochissimo le 700.000 visualizzazioni.
Vi ringrazio infinitamente.



di Christian Schloe



Ormai questa mia frase Libera le farfalle che hai dentro e creerai giardini immensi è stata citata diverse volte che se vai su Google e digiti nella barra di ricerca "libera le" la mia frase compare come quinta proposta.
Ha perso quindi il suo significato?
Non per me.
E non prendete questa frase come quella di un'ingenua e neanche come di una che ha la Sindrome di Pollyanna.
So perfettamente che la vita non è tutta rose e fiori o tutta uno sfarfallio di farfalle se si vuol restare in tema.
Questa mia frase nasce da qualcosa che ho provato anni fa, 10 a maggio.
Sono già passati 10 anni.
Il blog ovviamente non c'era ancora e manco era nei miei pensieri e questa esperienza "nasce" dal buio.
Anzi di un frammento di luce in questo buio.
Nonostante tutto, c'era ancora molto da dare e da fare.
E allora, eccola che l'ho vista la mia farfalla eterna.



di Marion Laplace


L'ho vista dentro di me ed era impossibile non notarla.
E' stata per me come una rinascita, una consapevolezza maggiore.




di Jaime Ibarra


E adesso, anche se a volte mi sento bloccata, ricordo e confido in queste farfalle.




di Polina Yakovleva


Confido nella forza che c'è in ognuno di noi, una forza che non esclude la dolcezza e la leggerezza, una forza che non ha bisogno di un'armatura per difendersi.
Un bacio e grazie ancora di tutto!!!
Grazie a tutti voi!!!


Medea (teatro)

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di Gustav Klimt
non sono sicura sia Medea quella raffigurata



Ecco qual era il ruolo difficile del quale parlavo qualche mese fa.
Medea, la madre che ha ucciso i suoi due figli perché tradita.
Almeno questo è quello che viene in mente quando la si nomina.
Ogni volta il suo nome ricompare come fosse una maledizione, ma quando si recita non c'è il tempo per giudicare un personaggio e processarlo. Anzi, il farlo sarebbe una grave mancanza per chi lo interpreta.
Quindi come mi sono approcciata a un personaggio simile?
Innanzitutto quale pezzo dovevo interpretare?

La Medea da me interpretata è quella della versione di Seneca ed ecco il mio monologo

Dèi del matrimonio, io vi prego. Tu, Lucina, custode del letto nuziale. E tu, Minerva, che insegnasti a Tifi il governo della nave, la prima che vinse i flutti, e tu sole che distribuisci al mondo la luce del giorno, e tu, Nettuno, che crudelmente regni sul mare profondo, e tu, Ecate Triforme, che offri il tuo complice raggio ai riti segreti, e voi, sui quali Giasone mi giurò fedeltà, e voi, voi che a Medea è più lecito invocare: Caos dell'eterna notte, regno che è agli antipodi del cielo, e voi, Spiriti del male, e tu, Plutone, signore del regno dolente, e tu, Proserpina, signora che un amore più fedele ha rapito: io vi prego con la mia voce funesta.
Ora, ora dovete venire, dee vendicatrici dei delitti, Furie, luttuoso il crine di guizzanti serpi, la nera fiaccola stretta con mani di sangue, orrende come il giorno che appariste alle mie nozze: la morte, date la morte alla nuova sposa di Giasone, al suocero, a tutta la famiglia regale, ma a me date qualcosa di peggio, che io possa augurarlo al mio sposo. Che viva, lui, e corra per città sconosciute, esule, privo di tutto e colmo di terrore, odiato e senza asilo. E rimpianga me come sposa, e batta a porte straniere come un ospite troppo conosciuto. Non riesco dunque ad augurargli nulla di peggio? Sì, generi figli simili al padre, simili alla madre. Ecco, la vendetta è fatta. ho partorito.

(preso da qui)




Avviene molto prima del fatidico atto e qui c'è tutta la disperazione per il tradimento.
La sua invocazione agli dei non è sentita come qualcosa di estraneo poiché lei stessa ne è una discendente: è la nipote di Elio, il dio del Sole.
Quindi lei conosce bene questi dei e nella supplica li onora.
Cristiano Caldironi, il mio insegnante de Il Circolo degli Attori, mi diceva di trovare l'umanità nella supplica.
Il tradimento di una persona che ti amava ma soprattutto tu che amavi.
E la sua furia...
C'è chi quando fa teatro fa fatica ad abbandonarsi del tutto.
Ebbene, a me succede il contrario. Se mi viene lasciato libero il passaggio, sono un fiume in pena.
Quello che potrebbe sembrare una forza, alla fine dimostra una debolezza: ovvero la mancanza di controllo.
Inoltre la potenza ha bisogno di essere interna. Non che io non lo sia, ma si sente la differenza di quando non esprimo a pieno volume la potenza tanto che questi momenti di puro potere rimangono più impressi in chi guarda.
Ma io non voglio essere semplicemente "quella che sbraita" come qualcuno mi potrebbe definire.


il video del mio monologo lo potete vedere qui


L'acustica del luogo non era tra le migliori e quindi dovevo fare molta attenzione alla voce.
Molto più importante di un'espressività piena è la chiarezza anche perché, sempre nel mio intento di migliorarmi, si può esprimere terrore, potenza anche senza alzare troppo la voce.
Provare anche in uno spazio simile mi ha permesso di capire (come è successo altre volte) quanto lo spazio possa modificare uno spettacolo.
Chi ha filmato è una mia amica e mi ha detto che sto migliorando.
Questo mi fa immensamente piacere e non solo perché mi viene detto da una mia amica. L'ho conosciuta in un laboratorio della Non-Scuola alcuni anni fa e ha visto diversi miei spettacoli.
Ha visto anche lo spettacolo de L'eretica tutte e due le volte, sia quella del 2010 per il Ravenna Viso-in-aria (quella dove sono stata filmata) sia in una replica che ho fatto qualche anno dopo.






Fra cinque giorni sono passati già cinque anni dalla prima volta che l'ho messa in scena.
Già nella replica, ho fatto qualche modifica al testo ma soprattutto all'interpretazione.
Sono sicura di poter migliorare ancora e ancora anche perché è una mia precisa volontà e non soltanto perché mi è stata consigliata.
Anche perché, come è per la pittura, non si tratta di uno snaturarsi, ma semplicemente di un'evoluzione.
Non si tratta di un voler spegnere il fuoco, ma semplicemente domarlo per danzarci.



P.S.: Il fatto che in entrambi sono vestita completamente di bianca è completamente un caso. Se ne L'eretica, il bianco era il colore predominante dello spettacolo, in quello dove interpreto Medea c'era un altro motivo.
Come potete notare eravamo tutti vestiti di bianco e ognuno aveva un monologo incentrato sulla follia o comunque che c'entrava qualcosa. Si spaziava (non in questo ordine) dall'Enrico IV di Pirandello allo Shylock de Il mercante di Venezia e alla Caterina de La bisbetica domata (entrambi di Shakespeare), al Don Giovanni di Molière, alla Blanche de Un tram chiamato desiderio di Tennessee Williams all'Ivanov di Anton Checov, al monologo di Barbara Giorgi Potete chiamarmi strega per Franca Rame, al La cosa di Giorgio Gaber, al monologo di Novecento di Alessandro Baricco e al mio di Seneca appunto.
Ma questi monologhi avevano un preciso scopo.
Erano lo spettacolo che dei dottori (noi) facevamo per i nostri pazienti (gli spettatori).
Alla fine, consegnavamo a loro la medicina (un tic-tac) con il bicchiere e dicevamo loro di ritornare nelle loro camere.










foto fatte dalla stessa ragazza che ha filmato.
Magari più avanti ci saranno altre foto



La cosa più divertente è che il finale era assolutamente a sorpresa per gli spettatori e loro all'inizio erano inconsapevoli di questo gioco che li avrebbe coinvolti poi.
Questo era Follie Urbane.

P.P.S.: Oltre a Cristiano Caldironi, ringrazio anche Christian Amadori il nostro coach che ci ha aiutato molto per l'approccio fisico (no, non sto parlando di una cosa sconcia :D ) e ovviamente ringrazio tutti i miei compagni d'avventura.


Aggiornamento 22 maggio 2015: eccovi altre foto scattate da Sara Tantaro (un'altra allieva del Circolo) con aggiunti stralci dei monologhi interpretati.






Il primo ad aver iniziato è Leonardo Ciavattone con il Don Giovanni di Molière







Ma una volta piantata la bandiera, che cosa ti resta da dire, o da volere? Tutto il bello della passione è finito.
Ti annoi, ti addormenti nell’amore se qualche nuova creatura non viene a richiamarti e a offrirti la vitalità di una conquista da fare.
Credimi, non c’è niente di più sublime che infrangere la resistenza di una donna attraente. 
Ti dirò, in questo io ho l’ambizione dei conquistatori, dei grandi condottieri, che volano di vittoria in vittoria, e non riescono a mettere un limite ai loro vasti disegni.
Non c’è niente che possa fermare l’impeto del mio desiderio.
Sento di avere un cuore capace di amare tutta la terra.


(Atto I, Scena I)




Simona Melandri ne Caterina de La bisbetica domata di Shakespeare

E per acquistarsi la fama di uomo faceto (parla di Petruccio) egli farà la corte a mille, fisserà il giorno delle nozze, farà invitare amici, farà pubblicare i bandi, ma senza intenzione di sposarsi mai. E ora la gente segnerà a dito la povera Caterina e dirà: "Ecco là la moglie del pazzo Petruccio se pur garberà a costui di venire a sposarsela!" 


(Atto III, Scena II)




Marco Amadei nell'Enrico IV di Pirandello




Mi credete; lo avete creduto fino ad ora, che sono pazzo! — È vero o no? Ma lo vedete? Lo sentite che può diventare anche terrore, codesto sgomento, come per qualche cosa che vi faccia mancare il terreno sotto i piedi e vi tolga l’aria da respirare? Per forza, signori miei! Perché trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito

in voi, attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni! — Eh! che volete? Costruiscono senza logica, beati loro, i pazzi! O con una loro logica che vola come una piuma! 


(Atto II)








Annalisa Parisi nella prima parte del monologo La cosa di Giorgio Gaber








Ma cosa parlo a fare con questa faccia da cretino (ovviamente il monologo è stato reso al femminile), da perdente? Un pugno ci vorrebbe POOM! invece di star lì ad inciampare sulle parole, un fiume di parole, che poi quella và a casa e dice: ma che ha detto? Niente! POOM! Invece, quello si che se lo porta a casa.




Ed eccomi qua













Mauro Benedetti in Shylock de Il mercante di Venezia di Shakespeare








Ma non ha occhi un ebreo? Non ha un ebreo mani, organi, membra, sensi, affetti, passioni? Non si nutre degli stessi cibi, non è ferito dalle stesse armi, non è soggetto alle stesse malattie, non si cura con gli stessi rimedi, non è riscaldato e agghiacciato dallo stesso inverno e dalla stessa estate come lo è un cristiano? Se ci pungete, non facciamo sangue? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo? E se ci oltraggiate, non dobbiamo vendicarci? Se siamo simili a voi in tutto il rimanente, vogliamo rassomigliarvi anche in questo. Se un cristiano è oltraggiato da un ebreo, qual è la sua mansuetudine? La vendetta! Se un ebreo è oltraggiato da un cristiano, quale può essere, sull'esempio cristiano, la sua tolleranza? Ebbene, la vendetta! La malvagità che mi insegnate la metterò in opera e sarà difficile che io non abbia a superare i maestri.

(Atto III, Scena I)




Alberta di Leone in Blanche de Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams


Quando avevo 16 anni, mi innamorai di un ragazzo. Ma così di colpo, e in un modo così pieno, totale! E' come se all'improvviso tu accendi un faro nella penombra, così si trasformò il mondo per me! Ma ero sfortunata. Fu un inganno.







Momento di ballo, l'unico momento collettivo







Patrizia Messere nel monologo de Potete chiamarmi strega di Barbara Giorgi per Franca Rame




Sono Strega perché sono diversa, sono unica, sono un’altra, sono me stessa, sono fuori dalle righe, sono fuori dagli schemi, sono a-normale…  sono io!
Sono Strega perché sono fiera del mio essere animale-donna-zingara-artista e … folle ingegnere della mia vita.







Cesare Bertini ne Novecento di Alessandro Baricco




Non è quello che vidi che mi fermò, Max

È quello che non vidi.
Puoi capirlo? Quello che non vidi... In tutta quella sterminata città c'era tutto tranne la fine.
C'era tutto.
Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo.
Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita.
Questo a me piace. In questo posso vivere.
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai... Quella tastiera è infinita.
Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. E sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.








Paolo Zanzi nell'Ivanov di Anton Cechov




Sono un uomo cattivo, miserabile e meschino. Bisogna essere miserabile, frusto e consunto come Paša, per amarmi e stimarmi ancora. Come mi disprezzo, Dio mio! Quanto profondamente odio la mia voce, i miei passi, le mie mani, questi vestiti, i miei pensieri. Non è una cosa ridicola e offensiva? Non è ancora passato un anno da quando ero sano e forte, ardito, instancabile, pieno di energie, lavoravo con queste stesse mani, parlavo in modo tale da commuovere fino alle lacrime anche gli ignoranti, sapevo piangere quando vedevo il dolore, mi indignavo quando incontravo il male. Sapevo che cosa fosse l'ispirazione, conoscevo l'incanto e la poesia delle notti silenziose, quando da un'alba all'altra te ne stai al tavolo da lavoro oppure rallegri la tua mente con i sogni. Avevo fede, guardavo al futuro come negli occhi di mia madre... E adesso, oh, Dio mio! sono stanco, non credo più, passo giorni e notti negozio. Non mi ubbidiscono né il cervello, né le mani, né le gambe. La tenuta sta andando in fumo, i boschi fremono sotto la scure.


(Atto III, Scena VI)






E alla fine ecco che uno ad uno veniamo risucchiati.
Ma non è finita qui.
Come vi ho anticipato nel post prima di queste foto, noi interpretavamo degli infermieri di un ospedale psichiatrico che realizzava uno spettacolo per i pazienti ovvero gli spettatori ma, ovviamente, loro ne erano inconsapevoli.

Attesa

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No, non mi sono dimenticata del blog e nemmeno di voi lettori.
Lo so che è un po' che non scrivo e per questo ho deciso di fare questo post.
Non so il rapporto che hanno gli altri col proprio blog, ma io sento che una parte del blog "vive" per conto suo e allo stesso tempo vive con me.
Adesso è come se fossi in attesa. Di preciso non so.
E' un po' come se fossi incinta e non so neanche l'aspetto di ciò che porto in grembo.
L'attesa può anche essere insostenibile perché a volte ci si affaccia col vuoto.
Comunque con fiducia ci sono.



foto di Susannah Alle


A presto ;)


L'arte e l'ispirazione

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Verso mezzanotte stavo "gironzolando" su Pinterest, Santo Pinterest (eccomi qua) quando ecco che vedo questo vestito.
Immagino tutti, almeno quelli che hanno visto l'anime, abbiano pensato al famoso abito di Princess Serenity di Sailor Moon.
(sotto manga, illustrazione di Naoko Takeuchi, l'autrice e anime anni '90)















E' una riproduzione?
No. 
Il vestito originale, quello che vedete all'inizio, è una creazione di Gianfranco Ferré quando lavorava alla maison Dior.
Quindi la Takeuchi ha scopiazzato?

Quando si parla di arte (sì, sto includendo il manga nell'arte), la minaccia di aver copiato è sempre pronta come estrarre un cartellino giallo e poi uno rosso.
Soprattutto questa minaccia è vista molto dall'esterno.
Si chiede che l'arte debba essere originale, ma...
Mettetevi il cuore in pace: l'arte originale al 100% non esiste.
Anzi, dipende che cosa si voglia per dire "originale".
Se per originale s'intende che parte da 0 beh allora non è così.

Nell'arte nulla si crea, niente si distrugge ma tutto si trasforma.

Nemmeno la creazione di Gianfranco Ferré è originale al 100% ma è appunto ispirata alle colonne greche ioniche






Il pensiero dietro la creazione è importante.
Vedere in una colonna greca ionica la linea del vestito... Vedere in quelle spirali le maniche a sbuffo.
La forma era già lì, ma è stata reinterpretata così come la Takeuchi ha reinterpretato il vestito.

E non è l'unico ad aver visto in una colonna greca la forma femminile.
Basti pensare al profumo di Givenchy Organza, un profumo floreale-orientale del 1996.




Un profumo che intendeva unire l'Antica Grecia e l'Antico Egitto (basti guardare la pubblicità qua sotto) per creare un omaggio a una femminilità senza tempo.







L'originalità di un'opera sta nell'attingere da diverse ispirazioni e reinterpretarle per creare altro senza creare un minestrone ma amalgamarle.

Ognuno di noi ha diversi interessi e questi ci formano così come formano quello che si crea.
Inoltre è anche probabile che diversi artisti abbiano preso le stesse fonti senza sapere nulla dell'altro.
E' una cosa alquanto comune.

Ovviamente con tutto questo discorso non intendo giustificare i plagi, ma solo avere uno sguardo più attento, obiettivo verso quello che si guarda
Poi c'è l'omaggio che è diverso dal ricalcare.

Un omaggio palese nel manga di Sailor Moon riguarda un altro vestito, quello che Usagi/Bunny indossa quando viene ipnotizzata da Prince Diamond e che mi è stato fatto notare da una commentatrice quando ho segnalato il vestito su Facebook.






L'omaggio riguarda Alphonse Mucha





In effetti nei pensieri di Prince Diamond, Usagi aveva questa parvenza Liberty.





Qualche anno fa ho seguito due corsi di illustrazione dove si diceva chiaramente ciò ovvero quello a Bologna con Morena Forza e Alessandra Fusi e quello a Noventa Padovana con Daniela Volpari.
Vi consiglio di darci un'occhiata così come vi consiglio Ruba come un Artista, il libro di Austin Kleon, illustrato qui in maniera egregia da Morena Forza nel suo blog Roba da Disegnatori.


E adesso vi lascio con questa danza.





L'arte è un fiume prodigo dal quale poter attingere e il passato è una miniera foriera di meraviglie.
L'importante è avere rispetto per ciò che c'è stato e pensare che così come noi possiamo avere un'ispirazione, non è che ci appartenga assolutamente e che noi non siamo i soli unici fruitori di quell'idea.
Sarebbe da presuntuosi pensare il contrario.
Come fare allora per non fare sempre qualcosa di già visto?
Non fermarsi e continuare a svilupparlo.


Alla fine sono più ispirazioni assieme e reinterpretati a rendere originale un'opera.


P.S.: Forse qualcuno avrà anche sentito parlare del vestito di Sailor Plutoin un'illustrazione della Naoko Takeuchi indosso a Penelope Cruz ne Gli abbracci spezzati di Pedro Almodovar. La realtà (e qui ci sono cascata anch'io tempo fa) è che quello stesso vestito, come anche ammesso dalla mangaka, è un vestito di Chanel che precedentemente era indossato da Naomi Campbell.


Il tema natale del mio blog

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di Celena And Martin aka theFiligree




Avete presente quando, quasi tre anni ho realizzato un post intitolato così Di che segno è il tuo blog?
Magari alcuni non l'hanno presente comunque sì, un giorno mi sono divertita a stilare un elenco dove descrivevo il "carattere" del blog secondo il suo segno zodiacale (ovvero la data del primo post) tenendo in considerazione le caratteristiche di ogni segno.
Perché l'ho fatto? Beh, più per divertimento e poi l'astrologia è uno dei miei innumerevoli interessi.
So che alcuni storceranno il naso però vi posso assicurare che se davvero volete conoscere la persona (e non il futuro) attraverso l'astrologia non bisogna solo considerare il segno solare (ovvero il giorno in cui sei nato) ma tutta la complessità del tema natale.
Ovvero inserendo data di nascita, ora e luogo anche in un semplice sito poi ti vengono fuori tutti i dati.
Ebbene, una cosa tira l'altra, ecco cosa è venuto fuori usando questo sito


Premessa: ovviamente tutto preso con goliardia.





Sole in Pesci e Ascendente in Leone


L'ottimismo, l'energia del Leone sono risorse capaci di.vincere le incertezze e la timidezza dei Pesci. Insieme, comunque, contraddittorio che alterna comportamento decisi ad altri introversi e irrisoluti.
Il successo appaga l'orgoglio, ma la sensibilità si perde nei meandri di turbamenti e insicurezze profonde. Dovrebbe appoggiarsi a compagni forti, che lo dirigano verso una maggiore autonomia: il difficile però è riuscire a guidarlo!







Sole in VIII casa


Il carattere si distingue grazie ad una sensibilità particolare, incline a studi o ad interessi profondi e/o insoliti.




-108 Opposto Sole - Luna


L'urto frontale fra le due forze può dare risultati molto pesanti: la personalità si lacera in due in una specie di strabismo psichico (che può anche essere fisico). 
L'intuito non frena e non ammorbidisce la vitalità e l'egocentrismo solare: il calore e la generosità solare non riscaldano la freddezza e il distacco lunari.




449 Congiunto Sole - Urano


Siete dotati d'inventiva, siete indipendenti, radicali e anticonformisti. Costringete gli altri a rivedere i loro pregiudizi per mezzo del vostro rifiuto di accettare i valori e i comportamenti prestabiliti. Siete dinamici e con una vitalità esuberante. 





Luna in Vergine


Con la Luna in Vergine si possiedono grandi capacità pratiche che permettono di svolgere lavori con estrema precisione. 




-105 Opposto Luna - Urano 


Tendete sempre alle opinioni estreme. Siete vanitosi e arroganti nelle vostre credenze e nelle vostre idee, che spesso sono insolite e molto poco pratiche. Spesso diventate membri di bizzarre sette religiose o di gruppi politici estremisti. 
Siete all'avanguardia da un punto di vista intellettuale, in quanto un'idea che oggi sembra, agli altri, estrema, domani potrà essere comunemente accettata.



-7 Quadrato Luna - Plutone


I vostri interessi sono profondi e comprendono spesso la psicologia, l'occulto, gli stili di vita rivoluzionari e la cura delle persona.




Mercurio in Pesci


Quando Mercurio si trova nel segno dei Pesci generalmente dona un'intelligenza ricettiva, fantasiosa, immaginativa, dominata dal sentimento: può produrre i più vari e multiformi interessi spirituali e può trovare aperture nell'arte e nella creatività. La persona si affida molto all'intuito e ricorda vividamente situazioni ed esperienze vissute che vanno ad influenzare anche la vita presente, emergendo come sentimenti inconsci. 
Tuttavia la mente è tendenzialmente irrazionale, un po' sfuggente, ha facilità a progettare ma è poco adatta a realizzare e ad affrontare dei problemi pratici. Essendo i Pesci un segno mobile può essere facile mutare il proprio pensiero, influenzato soprattutto dalla sfera emotiva.





105 Congiunto Mercurio- Marte

Avete un'intelligenza acuta, percettiva e ingegnosa, con gusto per il sarcasmo e la satira. Amate le discussioni e siete fortemente attratti dalla ricerca che si occupa di argomenti pratici, ma spesso vi esaurite per il troppo lavoro. 
Il vostro difetto è l'insofferenza. La vostra razionalità impulsiva vi sprona alla realizzazione rapida dei progetti.





11 Congiunto Mercurio - Nettuno


Molto intuitivi, con immaginazione, misticismo, sensibilità intellettuale e larghezza di vedute, tutte qualità che esprimete meglio attraverso le arti o il lavoro basato sui principi idealistici, piuttosto che su studi pratici.
Potreste essere maldisposti ad affrontare scelte difficili, e spesso vi ritirate in un mondo fantastico. Siete molto rapidi nell'afferrare le idee, con la vostra mente logica e senso critico costruttivo.





83 Sestile Mercurio - Plutone


Siete ostinati, percettivi e vi interessate della ricerca che riguarda gli argomenti più profondi e misteriosi, come la psicologia, la magia, la criminologia e la fisica sub atomica. 
Amate le discussioni e i dibattiti. La vostra mente è lucida, agile, pronta: orientata verso cose, aspetti e situazioni ignote con grande capacità creativa.





167 Sestile Venere - Giove


La personalità è affettuosa e i modi di fare gradevoli. Capite sempre quale deve essere la tendenza sociale da seguire al momento, adattandovi a tutte le ultime novità: di solito, siete ospitali e generosi. 





6 Trigono Venere - Ascendente


Siete attratti da tutte le cose belle, le arti, l'equilibrio e l'armonia. Siete amabili e socievoli. 
Vi piace la compagnia e avete una natura amabile.





247 Congiunto Marte - Nettuno


Qui si evidenzia l'esigenza di dare un più alto significato alla vita e, voi, se riuscite a fare questo, realizzerete i vostri sogni: altrimenti, sarete poco pratici e confusi. 
Per voi un lavoro idealistico, o che richieda immaginazione, lo potreste trovare nel campo artistico, in quello della moda o del cinema.





Giove in Acquario


Con Giove in Acquario, segno di aria, diviene facile essere favorevolmente aperti verso gli altri, tolleranti verso altre forme di pensiero e di religione e non si ama fare distinzioni sociali. Ci si interessa verso le discipline esoteriche e altre non propriamente convenzionali, grazie anche all’apertura mentale che si possiede. Si sa affrontare ogni giorno la vita con disinvoltura e innovazione, grazie alla profonda carica di ottimismo che si possiede.





Giove in VI casa


L'energia lavorativa è in risalto e si trarranno soddisfazioni dal proprio lavoro, grazie anche ad un impegno costante e responsabile. 
Sono favoriti i rapporti con il prossimo, indipendentemente dal ceto sociale di appartenenza.






1 Congiunto Giove - Nettuno


Questo aspetto indica una vostra eccessiva sensibilità. Spesso siete troppo idealisti con un esagerato amore per la religione. Potreste anche avere un'attrazione per i viaggi, le arti e la moda. 
In casi particolari: avete una particolare sensibilità, forte intuizione ed un profondo idealismo.





Saturno in Vergine


Con Saturno in Vergine, si ha una mentalità razionale e pratica. Si possiede la capacità di lavorare duramente, con metodo, e grande attenzione al dettaglio, quasi alla ricerca del perfezionismo. 





-72 Opposto Saturno - Urano


Questo aspetto vi induce a comportarvi in modo estremamente variabile, che va da un bisogno autoritario di ordine all'anarchia totale. 
É un aspetto difficile dal punto di vista psicologico. Siete spesso incoerenti e alternate stati di confusione a momenti di intransigenza e testardaggine.





12 Trigono Saturno - Medio Cielo


Siete ambiziosi ma in modo calcolato ed equilibrato. Siete perseveranti, seri e ordinati. 
Salite la scala lentamente ma con sicurezza, se necessita, potete cambiare le vostre idee. Siete saggi e pieni di esperienza.





Urano in Pesci


Con Urano in Pesci, si è attratti verso tutto ciò che riguarda l'inconscio e si ricerca un livello di conoscenza spirituale elevato. 






Che ne dite?
Se qualcuno l'ha notato non ho messo tutti i pianeti perché spesso le descrizioni non erano in linea col blog. Che cosa si potrebbe parlare dell'infanzia del blog oppure di chi si sposerà anche se sarebbe divertentissimo sentire Signora Farfalle eterne  intende prendere in marito il qui presente (inserire nome del blog)?”
Comunque se siete interessati (abboh) ecco tutte le posizioni dei pianeti.




Sole        Pesci                              Ascendente Leone
Luna       Vergine
Mercurio Pesci
Venere    Ariete
Marte     Acquario
Giove     Acquario
Saturno  Vergine
Urano     Pesci
Nettuno  Acquario
Plutone   Capricorno





Comunque, anche nella più totale goliardia di questo post, un po' mi chiedo come sarà la mappa del mio post dove potrò vedere tutti i suoi misteri, la mappa del suo universo e vedere le sue farfalle volare.













di Megatruth (DeviantArt)


Nel regno dei profumi con Marika Vecchiattini

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Il profumo... 
il sogno di un attimo, 
una fugace essenza ricca di personalità 
che può anche richiamare lontani ricordi


I profumi rappresentano per me un mondo misterioso, ancora oscuro e mi intrigano.
Recentemente poi mi sto avvicinando sempre di più al mondo dei profumi e quasi un anno fa comprai un libro Il linguaggio segreto del profumo di Marika Vecchiattini ed. Castelvecchi.


blog di Marika Vecchiattini: Bergamotto e Benzoino



(video del 2011)


Ma non sono partita subito da questo libro anzi si può dire che quella che sto facendo in questi anni sia più una ri-scoperta.



Credo che per molti di noi, la vera scoperta del mondo dei profumi sia legata all'infanzia.
Può essere il tempo dei giochi dove il naso ti permetteva di essere all'altezza di ciò che stavi esplorando... Può essere legata al momento della cucina dove sentivi tutte le leccornie ancora prima di mangiarle... Può essere che alcuni tuoi parenti erano soliti mettersi il profumo...
E poi c'è il corpo umano, i nostri odori.
Crescendo, si sta attenti a dare una buona impressione di sé, si è quasi paranoici che non si senta alcuna traccia di sudore per il fatto dell'igiene.
Questo ci può stare, ma alla fine il naso sembra più relegato come Ispettore Generale della Decenza e non come un meraviglioso strumento per esplorare.
Tanto poi ci sono gli altri sensi a soddisfarci.
Oppure il profumo viene usato per sedurre e qui si va alle pubblicità dei profumi
Negli anni della mia riscoperta qualche volta bazzicavo nelle profumerie per sentire e risentire dei profumi.
Mi ricordo di aver annusato Alien di Thierry Mugler.


Per me anche quelle gocce furono decisamente troppe. Troppo intenso il profumo, troppo penetrante. Fui investita letteralmente e non solo il naso. Mi provocò come un senso di non oltrepassare e in questo caso non credo sia dovuto alla mia inesperienza.
Che poi mi piaceva un sacco il flacone così viola, ma proprio il mio naso non ne voleva sapere.


Poi alla fine trovai quello che posso considerare il mio primo vero profumo ovvero Beyond Paradise della Estée Lauder e fu amore a prima annusata.



Viene definito un floreale opulento, un viaggio nell'Eden.
Io ne ho percepito una grande pienezza che non mi ha nauseato. Anzi, mi ha avvolto.
Adesso credo che non sia più disponibile.
Comunque conservo ancora la boccetta con qualche goccia di profumo.

Altri profumi si sono alternati e alla fine ecco il libro sopracitato.
L'avevo comprato perché credevo che mi raccontasse la storia del profumo ovvero gli inizi quando viene usato come ponte per gli Dei.
Questo sì viene narrato nel libro, ma quello che non mi aspettavo è che raccontasse anche il dietro le quinte dei profumi che compriamo.
Partiamo subito da alcune premesse che nel libro sono chiare ovvero  sentiamo i profumi con la vista e non con il naso (ovvero che ci immedesimiamo nelle pubblicità, nei testimonial...) e il nostro vocabolario in fatto di odori è povero se confrontato con gli altri sensi.

Inoltre specifica anche come certi profumi del passato, quando vengono rieditati non sono più gli stessi. Lo Shalimar, uno dei profumi più famosi e rinomati, non è come alla sua prima produzione.
Alcuni cambiamenti possono essere anche giustificati (le materie prime che di certo non sono infinite, alcuni componenti non più ammessi dall'IFRA International Fragrance Association perché si sono rivelati allergici oppure alcuni materiali si cerca di non usarli più come il muschio derivato dalle ghiandole odorifere del cervo muschiato per il quale l'animale viene ucciso...) ma la cosa che più fa arrabbiare è che le Case di Produzione tacciono di questi cambiamenti. 
Tutto ciò non avviene solo lungo decenni ma anche durante pochi anni come Insolence che in due anni (dal 2006 al 2008) ha cambiato la composizione.
Il punto, come viene spiegato nel libro, è che ciò che più conta è il nome e non la composizione anche perché quello che indossiamo, le poche gocce, rappresentano una minima percentuale del prezzo.
Inoltre viene chiesto se la Profumeria può essere considerata un'arte e di seguito vengono proposte delle tesi a sfavore ovvero che l'odorato si tratta di un senso marginalizzato come viene detto nel libro e in più il profumo tende a svanire quindi non perdura nel tempo.
Per me un'arte, qualsiasi arte, ha il potere di trascendere lo spazio e il tempo.
E stiamo parlando del profumo, dell'odorato, un senso che più di ogni altro è collegato alla memoria non solo olfattiva.
Non si tratta solo di qualcosa atta a piacere.
Nel libro ci sono delle descrizioni dell'autrice su alcuni profumi e si può notare come alcuni non sono solo per deliziare, ma anche per essere un'impronta del proprio carattere e, come può capitare, non è che piace a tutti.
Alcuni elementi poi possono anche di non essere nostro gusto, ma ci ammaliano.

Leggendo il libro, poi ho scoperto che le profumerie artistiche sono presenti solo qui in Italia, profumerie dove ci sono profumi che non vengono solitamente e che la maggior parte delle volte non si affidano a pubblicità, flaconi fantasiosi e testimonial famosi. Quindi molto del budget viene dedicato alla ricerca di odori specifici e proprio perché non sono venduti in massa, possono permettersi di prendere anche le risorse che non sono in gran quantità.
Qui a Ravenna ce n'è una profumeria artistica, ora ha cambiato nome, e un po' di tempo fa ci sono andata a sentire Annick Goutal, Creed ecc...
Beh, non vorrei sembrare snob, ma la differenza si sente.

Vi consiglio altamente questo libro anche perché non si tratta di un reportage tecnico e incomprensibile per chi non è del mestiere. Anzi, la passione con la quale è stato scritto, la sua voglia di far conoscere questo senso che, anche se non è sviluppato come quello dei cani (vedi questo video), è difficile da ingannare.
Quello che vi ho scritto qui è una minima parte.



E ora vi lascio con delle immagini prese dalla mia bacheca di Pinterest sul profumo. Per vederle tutte, andateci pure.





Il nuovo profumo di John Goodvard, 1914



di John William Waterhouse



L'anima della rosa di John William Waterhouse



di George Frederic Watts



di Catrin Welz Stein




Un bellissimo profumo è uno che ci dà uno shock: uno sensoriale seguito da uno psicologico.
Edmond Roudnitska (1905 - 1996), raffigurato qua sopra, è il creatore di profumi memorabili come Diorissimo (1956) e Diorella (1972)




dal film Profumo di Tom Tykwer.
La cantante è il soprano Chen Reiss
Mi dispiace per la qualità video. 


All'anima si intonerà più armonica la musica sola carezza su un bruto corpo, così respire la lauta nota, così che sia l'immagine di un angelo che liberi. Purissime Discorrerò la musica, le lacrime, colma d'amore, con la mia nota, per rivederla, per risvegliarla. Se risvelata io saprò sentirla, nel precoce feto e così resterò.


La mia ri-scoperta olfattiva continua, magari a rilento, ma procede.
Grazie a tutti voi.


P.S.: Sappiamo tutti che la Francia è il regno dei profumi ma c'è stato un italiano (uso il maschile come neutro) che ha condotto i profumi in Francia. Sapete dirmi di chi si tratta?




Aggiornamento 21 giugno 2015: Come potete vedere, ho aggiunto un video dove compare l'autrice del libro che la ringrazio infinitamente per aver inserito il mio post nella pagina del libro del suo blog dove ne compaiono altre. Inoltre ho aggiunto anche il suo nome al titolo.
Vi consiglio enormemente di leggere il suo blog . Sarà come aprire una porta e sentirvi accolti da profumi che magari non avevate mai sentito.

5000 (e più) pin su Pinterest

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5000 pin.
Anzi, 5107 pin per l'esattezza nel momento in cui scrivo.
E non sono passati neanche due anni (li fa ad ottobre) da quando mi sono iscritta su Pinterest (mi trovate qui).
C'è da dire che alcune immagini le trovate non in una sola bacheca, ma anche in due o in tre.
Perché? Di certo non per la fretta per arrivare al traguardo, ma semplicemente perché quell'immagine aveva temi comuni in diversi bacheche.
Quindi, per come ho fatto col primo anno, ecco le immagini più pinnate.
Le parti in corsivo saranno le parole che ho scritto in quel post e anche in questo.
All'inizio avevo pensato di non mettere l'immagine più pinnata se coincideva con quella dell'anno scorso. Poi alla fine ho pensato di sceglierne un'altra, diciamo la seconda arrivata.
A volte capitava a me di scegliere quale pin inserire perché quelle pinnate avevano gli stessi valori.
Per la quantità di pin poi c'è un altro motivo che sarà specificato.
Siete pronti a scoprire?
Via con le danze.



Alchemical Illustrations
42 pin, 92 followers


Le illustrazioni alchemiche hanno un grande fascino per me per il loro profondo significato.
Mi piacciono per come le creature appaiano così fantastiche come se non ci fossero confini. 





da Atalanta Fugiens di Michael Maier, 1617




Alice in Wonderland
58 pin, 74 followers


Sia chiaro che non troverete immagini del film burtoniano (aaargh!!!!), ma foto di Carroll, foto ispirate al romanzo, immagini di film, illustrazioni.
Un mondo stralunato. 

Quest'anno sono 150 anni da quando è stato pubblicato il libro che continua ancora adesso a suscitare il suo fascino e enigmatico nel vero senso della parola.
Mi fa piacere che l'immagine più pinnata sia una delle foto ad Alice Liddell, la vera Alice.
In questi due anni circa, non ho aggiunto molte altre immagini ma credo che quelle che ho inserito siano davvero significative.


Alice Liddell, 1862



91 pin, 71 followers


Mai dimenticare la Natura, la prima maestra degli artisti.
Quindi foto di paesaggi e cieli davvero spettacolari.
Ma il punto è: quanto di queste foto è vero?
In questo tempo sono stata un po' restia ad aggiungere altre immagini di paesaggi e cieli perché appunto l'inganno, come per ogni foto del resto, è dietro l'angolo.
Comunque questo non mi ha fermato.




Giola Lagoon in Thassos, Grecia


8 pin, 72 followers


Eh, prima di dire qualcosa devo premettere qualcosa. In realtà c'era qualcosa prima, ma li ho dovuti tutti cancellare per un semplice motivo: i video erano stati chiusi, cancellati.
Rischi nel prendere un video, soprattutto se si tratta di un filmato e mi dispiace perché c'erano davvero delle delizie animate come quei filmati d'animazione russi.

Vabbé!
Il fatto di aver cancellato quei video, di certo non mi ha scoraggiato e ho continuato a cercare. Se ci andate vedrete anche un video italiano: è tratto dalla fiaba Il ginepro, ma attenzione! E' considerata una delle fiabe più macabre dei fratelli Grimm e anche in assoluto. A voi scoprire così come vi invito a vedere gli altri video.





Cigni selvatici (tratto dalla versione di Andersen), 
film russo con doppiaggio in inglese, 1962


26 pin, 71 followers


Pochi pin, ma consigli preziosi sull'arte.
E continueranno ad arrivare.
E sono arrivati!

clicca qui



62 pin, 71 followers


Alcuni sono rimasti sorpresi quando hanno visto che leggo anche riviste femminili. Forse si aspettano che da alcuni miei interessi, tipo l'arte, l'esoterismo ecc... io non sia interessata a queste frivolezze.
Poi non è che mi trucco tutti i giorni, ma vedete rimango incantata a vedere queste immagini (dipinti, foto e pubblicità vintage)
Ho preferito soffermarmi in quelle immagini dove il soggetto non sia troppo concentrato nell'obiettivo come se stesse guardando lo spettatore.
Ho preferito le immagini dove i soggetti erano concentrati su se stessi, sul loro gesto.
Specchiarsi, pettinarsi, truccarsi... Insomma creare un momento divino con noi stesse.




Marilyn Monroe



28 pin, 71 followers


Se qualcuno mi chiedesse qual è la mia danza preferita in assoluto non avrei dubbi: è la danza del ventre.
Mi piacerebbe un giorno riuscire a fare un corso, ma intanto la faccio in casa.
E' un toccasana per l'autostima perché non importa che forma abbia il tuo corpo e sentire i tuoi fianchi muoversi è come se si sentissero i moti dentro di te, come percorrere la propria orbita.
Ma attenzione, troppo spesso la danza del ventre viene intesa come uno spogliarello oppure con il twerking (vedi le ultime performances di Miley Cyrus).
Sono mondi completamente diversi.
Questa danza la consiglio a tutte le donne.
Non c'è bisogno di avere una specifica tipologia di corpo perché l'importante è la confidenza col proprio corpo e lasciarsi andare. Una controindicazione nel fare questa danza è se si hanno problemi con la schiena, ma è meglio farsi dire da chi è più esperto di me.
Ancora non sono riuscita a fare il corso, ma in casa ogni tanto la faccio e sentir ballare i propri fianchi è una sensazione potente. Potresti immaginare che coi tuoi stessi fianchi tu possa spostare montagne e che col movimento delle braccia e delle mani, l'aria e l'acqua ti assecondano.


clicca qui



61 pin, 73 followers


Ancora bellezza? Ancora frivolezze?
Diciamo che le frivolezze racchiudono in loro momenti profondi.
Capelli blu e bianchi.
Per ora, nonostante la foto più condivisa, vedrete più immagini con capelli bianchi e sarei felicissima se da anziana io avessi capelli bianchi, totalmente bianchi. Qualche anno fa poi vidi un capello perfettamente bianco in testa. Lo presi tra le dita ed esclamai: "Ma è stupendo!!!" Era bianco come la neve.
Magari uno che mi legge da tanto tempo mi chiederà: "Ma come? Tu non avevi fatto uno spettacolo sulla pericolosità del bianco?!?! Sul suo essere minaccioso?!?!?!?" 
Beh, in realtà, se avete avuto questo pensiero, ogni colore ha una sua duplicità e in questo spettacolo volevo far notare che non è solo un colore candido e virginale.
Può anche essere il colore della fine.
Per quanto riguarda il blu, ci sono momenti nei quali mi sento affine a questo colore e da bambina lo temevo (adoravo il giallo). Adesso invece lo sento più mio e diciamo che le sfumature del blu che mi piacciono sono il blu della Farfalla Morpho. Andate a vederla perché è spettacolare.
E poi c'è l'uovo di pettirosso (sì, esiste una gradazione di tale nome).
Comunque non accontentatevi di un solo colore. Non esiste un solo rosso, un solo giallo, blu ecc... così anche come coi non-colori. Ci sono così tante gradazioni di bianco e nero che chiamarli non-colori, non so.
E poi non dimentichiamo la relazione che si crea tra i colori.
Ok, andiamo avanti.
Ancora una volta, i capelli bianchi hanno la predominanza su quelli blu.
Del resto ricondivido il discorso finale: non accontentatevi di un solo colore, di una sola sfumatura.



Agnete Hegelund


190 pin, 73 followers

Questa è l'ultima bacheca che ho creato.
I gatti per me sono sempre stati dei compagni di vita.
Da bambina avevo un gatto completamente nero e l'ho chiamato Figaro.
Poi alle medie, quando tutte le altre avevano i propri idoli e adoravano Leonardo DiCaprio, io quali giornali prendevo? Ovviamente sui gatti (per DiCaprio ho aspettato la prima superiore).
Prendevo riviste, mi informavo sulle razze, sulle loro caratteristiche e così scoprii che non tutti i gatti sono uguali. Per esempio ci sono i gatti che adorano l'acqua e ci nuotano anche (i Turco Van), ci sono gatti che adorano essere strapazzati di coccole (i Ragdoll), ci sono gatti che sembrano giocare come dei cani (gli Abissini) e così via.
Queste poi sono caratteristiche di ogni razza il che è differente dalle caratteristiche di ogni singolo. Comunque vedere il gatto non solo come quell'egoista come viene spesso descritto da chi non lo conosce è già qualcosa.



pubblicità per il profumo "My Sin" di Lanvin, anni 20



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E a proposito di colore, che dire di Mary Blair
Che dire del suo modo di usare i colori, totalmente personale?
Ci sono dei suoi studi preparatori dove il colore sembra studiato appositamente eppure non c'è traccia di sforzo.
Sembra così semplice da far venire invidia. E' poi è un colore emozionale.
Intanto adorazione totale.
La mia adorazione verso di lei non è mica finita.



Peter Pan


247 pin, 94 followers

Il cervo, uno dei miei animali preferiti in assoluto come potete vedere da questo post. In questa mia bacheca vedrete tante altre immagini sul cervo, tantissime altre.
Inoltratevi pure nel bosco e state attenti a non far rumore.
Molti si sono inoltrati in questo bosco e l'invito per voi è sempre valido.


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33 pin, 70 followers

Delizia.
Com'è nata questa bacheca?
Diciamo che in realtà all'inizio ero ispirata da alcuni frame del film "L'amore che resta" dove la protagonista indossava deliziosi completi.
Alla fine il tema si è spostato sulla delizia della coppia, sulla gioia di piccoli momenti su sguardi, tocchi, presenza e assenza.
L'avrò chiamata Delizia, ma in questo tempo ho aggiunto solo due immagini.
Il fatto è che trovare immagini che mi sappiano dire quello che intendo non è facile.



da L'arte del sogno di Michel Gondry


46 pin, 68 followers


In pratica unire l'utile e il dilettevole. Comunque, sempre un piacere.
Anche qui ho aggiunto ben poco.





165 pin, 109 followers


Una volta esistevano i manuali, adesso si può usare Internet anche per prendere references (infatti credo che il mio intento di ritagliare immagini da riviste si sia accantonato perché posso trovare qui o su Google)
Anatomia, composizione, modi di usare tecniche tra i quali l'acquarello... E vedrete che ci sono molte immagini che riguardano le mani (chi disegna sa il perché)
Continua ancora questa ricerca delle references e vedo che stanno andando.

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105 pin, 77 followers


Altro tipo di illustrazioni che mi suscitano fascino sono quelle orientali sia del passato sia del presente.
Coreane, giapponesi, cinesi ecc... Mi piacciono come gestiscono lo spazio, il vuoto e come ci sia respiro.
Guardando le illustrazioni, un po' mi viene da chiedere se siano davvero orientali come se l'essere di quei luoghi fosse uno stereotipo.
Dopotutto non bisogna dimenticare la contaminazione culturale.
Alcuni non vivono nei paesi dei loro antenati e alcuni magari non ci sono stati, sentendone parlare solo tramite i racconti e leggende.
Ecco, quale sarebbe la differenza tra chi ci vive e chi ne sente parlare?




di Dan-ah Kim (Coreano)




171 pin, 83 followers

Una delle mie bacheche in assoluto preferite.
Ecco, un po' mi dispiace quando c'è qualcosa che ami alla follia, che vorresti spammare per dire "Guardate che meraviglia" e poi alla fine non ha l'attenzione.
Comunque la cosa importante è quanto per me sia importante.
Ogni tanto ci riguardo e beh, queste immagini mi rincuorano.
Spero che lo facciano anche a voi.



Diphylleia grayi
i petali diventano trasparenti con l'acqua


114 pin, 74 followers


La ricchezza dei visi attraverso i popoli e il mistero delle bellezze di una volta e di adesso senza dimenticare i segni sul viso come rughe e cicatrici.
Ritraggo persone sin da quando ero bambina, sin dalle elementari.
E tutto il viso è un mistero per me, la sua proporzione tra i singoli elementi, il suo vissuto come una mappa della propria vita.




Bessie Love



303 pin, 74 followers


Come dare forma al profumo? Che forma ha?
Anche più dei "gesti di bellezza" il profumo, materia così evanescente, così volatile... Come far percepire la sua presenza?
Spero che queste immagini ve la diano.
Nota: ci sono anche alcune pubblicità e sì sembra che vogliano dire: "Vi stiamo vendendo un sogno."
Ecco, complice alcuni libri come questo, ho pensato alle bacheche non solo come il proprio ideale album di figurine, ma come un'enciclopedia, come un modo per conoscere.
Io stessa mi stupisco delle cose che scopro e il mio animo da ricercatrice è più che soddisfatto.
  


L'anima di una rosa di John William Waterhouse




255 pin, 79 followers


Potevo non dedicare una bacheca alle mie amate farfalle?
Farfalle come se sbocciassero da ogni parte, come se invadessero lo spazio, un turbinio di farfalle come se coprissero il cielo.
E continuano, senza mai fermarsi.



Madame Butterfly di Benjamin Lacombe



44 pin, 70 followers


Capelli, capelli e ancora capelli.
Ma qui stavolta capelli in movimento.
Capelli scossi dall'aria e dall'acqua anche.
Come se avessero vita.
Amo sentire i miei capelli scompigliati, amo sentirli nel vento, nell'acqua e che almeno non mi vadano in bocca.
Amo sentire i miei capelli selvaggi.




dettaglio de La nascita di Venere di Sandro Botticelli




36 pin, 74 followers


La bellezza nascosta.
Mi intriga il non detto, il non completamente rivelato (e vedrete anche in altre bacheche)
In poche parole il mistero. 
C'è quasi una voglia di indagare, di penetrare il mistero di un'immagine non palese.
Un'attrazione totale.



di Stefanie Nieuwenhuyse


123 pin, 75 pin

Piume bianche e nere, piume colorate, ibridi.
Messaggeri.
E' innanzitutto la creatura ibrida che troverete qui, quando l'essere umano e le parti di un uccello si confondono quindi non solo angeli, ma anche elementi di moda dove sono usate piume e umani che hanno più parti di uccello.
Comunque sempre degli ibridi.



di Susan Seddon Boulet



49 pin, 68 followers



Sono un'anima imperfetta, un'anima combattente e amorevole, luminosa e oscura.
Sono un'anima bellissima.
La contraddittorietà dell'essere umano e in questo la sua autenticità.
Occasioni di crescita, trasformazione e rigenerazione e avendo come compagna la vita.




di Sam Nagel



319 pin, 109 followers


Desidero essere acqua.
Intanto illustrazioni di sirene, foto, sirene alchemiche...
Immergetevi pure
Sirene non solo come portatrici di inganni, ma anche come un'occasione per sondare l'abisso, il nostro mondo interiore.




di Sir-Fish 



242 pin, 98 followers

Una delle mie prime bacheche. Anzi, la prima in assoluto.

Dopotutto ricordo che se ho deciso di iscrivermi su Pinterest è stato dopo un corso di illustrazione.
Le Fiabe rappresentano una compagnia per me, una chiave per custodire il mio mondo interiore e ancora adesso mi portano messaggi di crescita. 
E non dimentichiamo le illustrazioni. Qui e in altre bacheche mi attirano sempre. 




di Kay Nielsen



48 pin, 74 followers


Foto che possono essere ispiratorie in un modo o in un altro
A dir la verità, ogni immagine, foto o quel che sia, che ho scelto ha qualcosa da dirmi.
Questa poi. A voi cosa ispira?



di Julia Margaret Cameron



127 pin, 74 followers


Amo il Giappone, i suoi contrasti e magari mi rendo conto che il Giappone che mi piace, i ciliegi, le terme esistono ma magari li esalto così tanto da essere come un sogno come diceva Oscar Wilde: "L'intero Giappone è una pura invenzione.". E credo che la stessa sensazione l'abbia avuto all'inizio Fosco Maraini quando è andato a vedere le pescatrici Ama (vedi qui)
Un po' il discorso che facevo per quanto riguarda le Illustrazioni orientali




anni 20


140 pin, 69 followers



Avevo notato diverso tempo fa quanto nella board delle sirene ci fossero così tante illustrazioni sulla Sirenetta e così ho deciso di dedicare a questa fiaba una board apposita e di inserire tutte le immagini lì.
La Sirenetta rimane per me una fiaba contrastante per un motivo: la negazione dell'anima per la sirenetta.
Il suo fascino però per me è innegabile.




di Charles Santore



66 pin, 76 followers

Il fior di loto.
Un fiore d'incanto. Un fiore dal significato da scoprire per farsi ispirare.
Un fiore magico da vederne sia il sopra (ovvero il fiore) che il sotto.






una visione dal basso


36 pin, 71 followers


Potrebbe sembrare quasi una bacheca trascurata, ma se avete presente le altre vedrete quanto è presente questo amore e rispetto.
Per non parlare di quello che c'è in quelle segrete.
Che dire? Questa bacheca è cresciuta, stando nel tema è fiorita e sono contenta che il pin più condiviso sia questo video.
Quale esempio migliore dell'amore per la Natura se non la Natura stessa?







72 pin, 81 followers


Come non amarlo?
Come non amare i suoi film, il mondo che ha creato? I suoi personaggi e sfondi?
Questa bacheca invece è cresciuta poco. Il mio amore per i suoi film però rimane invariato.




San e Ashitaka



153 pin, 70 followers


Era da tempo che volevo realizzare questa bacheca e alla fine l'ho fatto.
Così come per il profumo anche questa è una bacheca non solo di immagini, ma anche del sapere e anche esoterico.
Non credo si possa staccare dalla luna questo lato.




di Christian Schloe


16 pin, 69 followers


Dire qualcosa sulle Muse è difficile e nessuna immagine è condivisa né segnata come piaciuta. 
A voi la scelta.
Questa volta invece non è andata così anche se alla fine ho dovuto scegliere tra quelle pinnate perché erano in pareggio.
Alla fine ho scelto questa pagina tratta da una storia di Sandman dove la musa è Calliope.
Per essere ispirati basta approfittarsi di lei, andandoci a letto.
Una storia amara sull'ispirazione.




da Sandman


47 pin, 71 followers


Il mio amore per le ninfe non è un mistero e così ho deciso di condividere, di rendere pubblica questa mia board, all'inizio privata.
Anche qui ho dovuto scegliere sempre per lo stesso motivo di sopra e alla fine ha prevalso quest'onda di capelli.
Le ninfe si fondono nella natura e ne fanno parte.





di Sean Ellis



72 pin, 69 followers


Avendo la seconda parte del nome AlmaCattleya con il nome di un'orchidea, potevo non dedicare una bacheca alle orchidee?
Lasciatevi sedurre, incantare...




Cattleya "Carolina Sunrise"




10 pin, 75 followers


Anche alcuni pittori si sono dedicati alle fiabe e quindi eccole qua.
Non tante, ma ne valgono la pena.
E poi immagino che non ci siano ancora tutte.
Ne ho trovato altre due che non conoscevo e alla fine ho scelto un dipinto che considero meno noto.



Cenerentola by Edward Burne-Jones




120 pin, 70 followers


Chi l'ha detto che le perle fanno signora?
Se ne siete convinti, non avete idea della sensualità che queste perle possano suscitare.
E inoltre un po' di differenziazione tra i vari tipi di perle, alcune curiosità e pensate, anche un canto di pescatori di perle (no, non le Ama).
Queste gemme, le più antiche, hanno ancora molto da dire.
Stessa cosa, un mondo da scoprire, da conoscere e presto ne sentirete ancora parlare.





Luna sospesa di Wen Chan, 2011
International Jewellery Design Award Winner



74 pin, 75 followers


Con tutto lo spazio che ho dato a Peter Pan nel mio blog (Peter Pan in canzoniPeter (il) PanL'ombra di Peter Pan e Peter Pan e l'assenza), sarebbe sembrato strano se non avessi dedicato una bacheca a questo personaggio, in realtà più malinconico di quanto si potrebbe pensare
La più condivisa è un frame dal film disneyano, ma troverete altro.
Curiosità: c'è un'illustrazione che ho inserito anche se ho scritto che non mi piace per niente (e troverete anche il motivo). Perché l'ho inserita lo stesso? Per ricordarmi. Dopotutto la bacheca di Pinterest, come il blog, è uno spazio personale.
Devo dire che questa bacheca l'ho un po' trascurata.
Ma di certo non me ne faccio una colpa.
Magari più avanti dedicherò ancora qualcosa a Peter Pan. Oppure no.
Chissà.




Peter Pan nei giardini di Kensington
illustrato da Arthur Rackham


37 pin, 75 followers


I love this art!
"E se la ami così tanto perché ci sono così pochi pin?"
Ma vedete, se andate in altre board, ne troverete anche lì.
Nella board sulle sirene ce ne sono tantissime.
E infatti le sirene poi le ho inserite e altre ancora ce ne sono.






Sibilla Delfica di Edward Burne-Jones



26 pin, 71 followers


E un'altra fiaba si prende la sua board apposita, anzi la 50esima board, creata poche ore fa.
Raperonzolo è una delle mie fiabe preferite in assoluto e alla fine le ho dato l'onore di essere la 50esima board.




di Toshiaki Kato


22 pin, 72 followers


Spesso ritenuta un'arte inferiore, in realtà un altro modo nel quale specchiarci.
Ho scelto tra le immagini pinnate questa perché guardatela: come rendere la materia così sottile come un velo.




Modestia di Antonio Corradini, 1751



129 pin, 75 followers


Sensualità, donne avvinte nei serpenti, dee... 
Magari ad alcuni può fare ribrezzo però a me, che piacciono i serpenti, mi fa tutt'altro effetto.
E ho avuto anche la mia esperienza dal vivo con un esemplare.
Nella bacheca ci sono anche delle immagini intimidatorie, ci sono anche alcune immagini di Eva e Lilith, ma soprattutto c'è un'immagine totalitaria del serpente.
Anche qui esoterismo, ma non vorrei che dicendo questo molte persone si allontanino.
Anzi, dateci un'occasione.



di Yoshitaka Amano



96 pin, 75 followers


Lo sciamanesimo è un tipo di spiritualità che mi incuriosisce.
All'inizio ho dedicato la board solo ai Nativi Americani, ma alla fine ho pensato che in tutto il mondo c'è questo modo di vivere, di percepire il mondo.
La cultura dello sciamanesimo continua ad interessarmi, il loro approccio quindi foto, immagini, loro strumenti e costumi...




Donna sciamano
trovata in California



111 pin, 80 followers


Ora, non è che se ho dichiarato il mio amore per Miyazaki, mi fa schifo ciò che ha creato Disney. Sono due mondi completamente diversi e va bene. Sono modi diversi di intendere l'animazione e va bene.
In questa bacheca poi ho voluto racchiudere curiosità, storyboard, arte concettuale come era pensata originariamente (e vedrete che ci sono dei cambiamenti), versioni alternative, scene cancellate, il dietro le quinte ecc...
E' anche per questo che amo prendere i dvd: amo vedere tutto quello che c'è dietro!
E soprattutto non è che se questa board è più numerosa rispetto a quella di Miyazaki, io abbia già detto per quale preferisco.
Sono poi rimasta stupita da questo lavoro tratto da Fantasia.



arte concettuale di Fantasia



83 pin, 73 followers


Beh visto la presenza della mia piccola Aulonia (no, non è morta) ecco una bacheca ai cari ragni
Per chi è aracnofobico, la tale vista di questi animali può essere raccapricciante, per gli altri l'invito ad inoltrare in questa terra è sempre valido. 



da Studio Manasse, 1930



22 pin, 79 followers



Un'altra corrente artistica che amo.
Andiamo avanti.
Andiamo avanti.




di Charles Rennie Mackintosh
(acquarello)




37 pin, 70 followers


Il mondo dei sogni...
Il luogo impenetrabile di ogni persona...
Qualcosa che mi incuriosisce sin da bambina.




Selene e Endimione di Jérome Martin Langlois




96 pin, 77 followers


Momento confidenza sull'infanzia.
Quando ero bambina di elementari disegnavo degli unicorni con dei corni lunghissimi e no, non credo stessi pensando al pene o all'invidia per esso. Lo dico per i sedicenti Freud.





L'unicorno di Gustave Moreau


138 pin, 77 followers


Delle donne velate ne avevo parlato recentemente qui e se non l'avete fatto, vi invito a leggerlo.
Intanto in questa bacheca vedrete altre immagini e foto che non ho inserito nel post.
Ed un'altra Selene e Endimione compare tra i veli.




Selene e Endimione di John Wood





122 pin, 71 followers



Venere, una delle mie dee preferite. Pensate che alle medie, feci un disegno di lei, bionda, con il seno scoperto e la cintola con tutti gli animali attorno. Chissà dove è andato a finire.
Con il termine Venere poi ho deciso di inserire anche il pianeta, l'astrologia e anche le Veneri preistoriche.
Insomma, questa dea che si potrebbe anche dire antesignana di Zeus, il padre degli dei poiché lei nasce dopo che i genitali di Urano venissero evirati dal figlio Crono (padre di Zeus), vennero scagliati e a contatto con l'acqua, lei si forma.
Venere, anche l'unica dea che ha un pianeta con il suo nome e non un asteroide.
Inoltre i suoi simboli: le pietre rosa, la rosa, il cigno, la colomba ecc...
Vi invito, anche voi maschi, a far visita a questa dea. 




Jean Louis Sabaji Haute Couture - S/S 2014



68 pin, 70 followers


C'è qualcosa che mi cattura in queste donne, qualcosa nello sguardo, nel loro modo...
Mi sembrano che siano senza tempo seppure collocabili in un preciso periodo storico.



Evelyn Nesbit



234 pin, 82 followers


IT'S MINE!!!!
P.S.: Una delle mie bacheche preferite.
C'è quasi da annegare in una bacheca del genere.



di Charles J. Cook, 1910




44 pin, 72 followers


Perché il lupo? Segreto segretuccio.
E dall'ululato pieno di gioia di vivere della volta scorsa, passiamo a quest'immagine poderosa e intimidatoria tratto da Berserk.



da Berserk di Kentaro Miura





Alla prossima allora.

Perle, meravigliose perle

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Chi lo dice che le perle fanno vecchia?
Queste gemme preziose, tra le più antiche se non quella in assoluto, non ha ancora finito di incantare.


una perla datata di 2000 anni


C'è anche un motivo se desidero parlare delle perle adesso.
Lasciando perdere questo caldo, siamo nel mese del Cancro, un segno d'acqua e governato dalla Luna.
E dalla Luna provengono le perle. Almeno così si riteneva.
Uno dei miti più prevalenti sulle perle è che siano lacrime della Luna.
Questo mito può essere molto probabilmente alla base della superstizione che le perle portino lacrime.
Oppure nata dai raggi lunari che incontrano l'acqua.


di Evelyn de Morgan


La perla oltre a essere collegata alla Luna e sì collegata anche a Venere.
Dopotutto la stessa dea può essere considerata una perla quando nasce dalla schiuma e viene portata a riva da una conchiglia bivalve.




La nascita di Venere di Sandro Botticelli (dettaglio)




Uma Thurman da Le avventure del Barone di Munchausen di Terry Gilliam 



La nascita della perla di Edmund Dulac


Ma come "nasce" veramente una perla?
In molte frasi, aforismi e citazioni, si dice che la perla nasce quando un granello di sabbia entra nella conchiglia.
Ma ciò è completamente errato.

Vi lascio alle parole di un esperto a livello internazionale, Adriano Genisi





al minuto 3:04 si parla appunto della "nascita" della perla e poco più avanti si fa questo appunto: non è un granello di sabbia ma sono altri corpi estranei. C'è anche il motivo perché non potrebbe essere il granello di sabbia.
vi consiglio di guardarlo tutto.


Un altro luogo comune riguarda le pescatrici di perle Ama ma come ho raccontato in questo post, la realtà è un po' diversa.
Invece vi invito a sentire questo canto di veri pescatori di perle della penisola arabica.






Perché avvicinarsi alle perle, parlare di esse vuol dire anche avvicinarsi al mare, all'oceano, all'acqua e verso questo elemento, soprattutto per chi ci viveva vicino c'era una riverenza infinita, un rispetto anche gioioso e grato.





Il tuffatore di perle di Richard Roland Holst




duetto tratto da I pescatori di perle di Bizet
i sottotitoli (in inglese) partono dopo un po'
qui l'intera edizione in italiano






La Signora del Mare di Elena Kukanova


Inoltre si credeva che le perle facessero parte del tesoro delle sirene.



La perla della sirena di Christian Schloe




di Henry O'Hara Clive


Il fascino delle perle rimane immutato anche se magari qualche domanda la si fa ancora tipo quanti tipi di perle ci sono? Qual è il loro valore? Come si fa a capire se sono vere o false? Come si fa a mantenerle?
Ebbene vi stra-consiglio il blog di Adriano Genisi, l'esperto appunto presentato in precedenza.
E' davvero un piacere leggerlo, inoltrarsi in questo mondo misterioso e magari scoprirete cose che non sapevate e cercarlo di raccontarlo tutto mi sarebbe impossibile.
Posso garantire anche agli uomini che piacerà anche a loro.
Anche gli uomini possono indossare le perle.



Inoltre vi invito anche alla mia bacheca di Pinterest sulle perle.



Curiosità:
Le perle sono utilizzate anche nel mondo cosmetico soprattutto in Cina ed è stato così per migliaia di anni.
Le perle venivano tritate per ottenere una polvere e questo serviva per preparare la pelle. Può anche calmare il rossore.
Scoprite altro qui.


Aggiornamento 9 luglio 2015:
E come ciliegina sulla torta, aggiungo questo video: la nascita di una perla.




Nel mondo dei sogni

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Avete presente i sogni lucidi? Quei sogni dove siete consapevoli di stare sognando e dove agisci senza restare un passivo osservatore?
Ebbene, sin da bambina faccio a volte dei sogni lucidi e manco sapevo come si chiamassero.
So che nella vita di tutti i giorni pensavo a cosa sognare e poco prima di andare a letto pensavo "Adesso sogno questo."
Uno di quelli che più mi ricordo era la mia volontà di camminare fluttuando in aria.
I passi diventavano enormi come balzi.
Quando qualche anno fa vidi Il castello errante di Howl, rimasi commossa da una scena.




Tutta la scena, qui ne vedete un pezzo, era l'esatta descrizione, senza che qualcuno mi tenesse per le mani, di quello che succedeva.
Ero come elettrizzata, come se dentro di me stessi gioendo. 
Inoltre ricordo di essermi immaginata come sdoppiata dal proprio corpo.
Perché? Per semplice curiosità di vedermi.

Purtroppo a parlare di queste cose c'è sempre una parte che le prende per invenzioni, una parte che "Ma figuriamoci se da bambina facevi ciò" e una parte che "Ma allora sei una sensitiva!!!"
Ecco, io starei attenta anche perché è troppo facile cadere ad una conclusione oppure sentirsi super-dotati e perciò speciali in un modo incredibile.
Inoltre non credo proprio che il sogno lucido sia il punto d'arrivo di chissà cosa.
Comunque ricordo questi sogni con gran tenerezza perché io, una bambina solitaria, era capace di spiccare balzi al di sopra del terreno.
E sin da allora, i sogni hanno avuto una grande importanza che continua adesso.
A volte, mi ci vuole un po' di tempo per svegliarmi: è come se una parte fosse ancora nel sogno e sto lì quasi imbambolata.

A volte poi nel sogno facevo qualcosa e questo in qualche modo faceva scattare velocemente il mio corpo senza che io fossi a controllarlo. Per esempio, stavo saltando? E' successo che i piedi rispondessero all'impulso anche senza saltare (e vorrei tanto vedere come si salta da sdraiati)
Per non parlare dei sogni in dormiveglia dove io sono sempre immobilizzata e mi succede ogni cosa: dall'essere legata in una lettiga e percorrere così dei chilometri all'essere morta. Poi, ci sono state delle volte che ho avuto richiami uditivi che mi hanno fatto svegliare e accorrere come se fossero state reali. O anche sensazioni tattili, roba che sento di essere toccata come se un animale si è appoggiato sopra di me, apro gli occhi e niente!


Detto ciò, di alcune mie esperienze oniriche, sono sempre più convinta che i sogni non siano semplicemente elementi di scarto del cervello.
Alcuni sogni potrebbero anche esserlo però sono convinta che i sogni sono molto di più.
Mi ricordo ancora di aver sognato Bonnie, la mia prima coniglietta nana, venire da me e ringraziarmi. Stava davvero male da molti giorni. Poco dopo è venuta mia madre a dirmi che Bonnie è morta. 


Come detto poi in un post di cinque anni fa, questo territorio mi è sempre intrigato.

I sogni e il sonno.
Le visioni e l'impenetrabilità.
Immergersi in un territorio privato e sconfinato... 
Conoscersi e rendersi consapevoli delle proprie capacità in un'altra maniera.
Il sogno non come estraniamento dalla realtà, ma come potenziamento di essa.




Dream of Sleep by B. READ




di Monia Merlo



di A. M. Lorek




di Laura Makabresku




di Jennifer B. Hudson



di Sina Domke




di Nicole West



L'anniversaire di Pierre Mornet




Elfin Dreams di Carl Gerths



tratto da Sogno di una notte di mezz'estate 
illustrato da Arthur Rackham




Old French Fairy Tales illustrato da Virginia Frances Sterrett




Selene e Endimione di Edmund Dulac





Non starò a parlarvi di archetipi, dei portali del sogno, del significato dei sogni perché persone molto più esperte di me ne hanno parlato e lo stanno facendo ancora. Basta cercare.
Vi dico solo una cosa: date attenzione ai vostri sogni
I primi istanti del risveglio sono quelli dove si ricordano meglio. 
Dopo, possono svanire come bolle di sapone lasciando solo qualche parvenza come il frammento di una mappa.
Date attenzione ai vostri sogni anche perché sognare può equivalere a prendere consapevolezza di sé e cioè a svegliarsi.

Il mistero di Persefone

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Persefone di Rebecca Guay


Qualche ora fa ho fatto uno di quei test dove metti il tuo nome e ti viene fuori il risultato.
Era quello su "Che dea greca sei?", metto il mio nome Elena e compare Persefone.
Tu sei la dea degli Inferni (ehm, nella mitologia greca sarebbe più corretto Inferi). Sei riservata e piena di segreti (okay) e non ti apri mai agli altri (beh mai, mai, no. Col tempo mi sto lasciando più andare rispetto all'ermetismo di anni fa e non sto parlando solo dei segreti). Anche se rimani sempre nel retroscena (quando faccio teatro no), sai dirigere le persone con i tuoi magici poteri di seduzione (ah sì?!?)
Il mio lato scherzoso l'ha preso sul ridere questo fatto che, a quanto pare, il nome Elena richiama rapimenti mitici amorosi: da quella che è stata rapita da Paride alla dea che è stata rapita da Ade.
Sì, perché nel mondo greco, pieno di intrallazzi amorosi, Ade rapisce Persefone quando era intenta a fare una collana di fiori e la porta (in malo modo) negli Inferi come sua sposa. Sua madre Demetra, si infuria a morire e non stiamo parlando di una dea qualunque bensì la dea del raccolto e promette che se non avrà indietro sua figlia, farà seccare il grano e quant'altro. 

Alla fine si raggiunge a un compromesso solo che Persefone ha già mangiato cibo del regno dei morti ovvero sei chicchi di una melagrana (frutto della vita e della morte) e perciò dovrà restare sei mesi negli Inferi e per i restanti sei mesi potrà tornare in superficie. 




Il ritorno di Persefone di Frederic Leighton, 1891
il dio che vedete è Hermes ovvero Mercurio


Questi ultimi sei mesi rappresentano la primavera e l'estate quando la Natura è rigogliosa.
Ecco, questo è più o meno quello che racconta il mito greco. O almeno come lo si conosce.
In ogni lettura, anche dell'archetipo di Persefone, si ha l'idea della brava bambina, di colei che dipende da sua madre.




Persefone e Demetra di Susan Seddon Boulet



di Dante Gabriel Rossetti



 di escume



di Olga Laut



di Rebecca Guay




Prendiamo un attimo l'archetipo di andare nell'Aldilà.
Spesso compare nella letteratura epica come uno dei passi che deve affrontare l'Eroe.
Andare nell'Ade, nel Mondo Sotterraneo vuol dire, anche nei sogni, immergersi nel proprio inconscio e venire a contatto con le proprie paure.
Anche se Persefone fosse quella figura ancora inesperta, vuoi che fare andata e ritorno tra il Mondo Sotterraneo e quello di Sopra non la faccia maturare almeno un po'?
In alcuni siti, anche che trattano il femminile, si legge di lei come divisa tra due mondi e qui non capisco: di sopra fa la brava bambina e di sotto la dea di ghiaccio?


Mi ricordo poi di un libro che ho comprato quando ho fatto lo stage di e con Jodorowsky l'anno scorso ovvero Le Dee Perdute dell'Antica Grecia di Charlene Spretnak





All'inizio credevo che raccontasse di altre dee prima dell'Olimpo (per esempio, avete mai sentito parlare della dea Eurinome? O della dea Baubo?) solo che se da una parte non è così, dall'altra lo è invece.
Sono le dee che conosciamo secondo la lettura pre-olimpica.
Non starò a raccontarvi tutte le differenze dei miti greci pre e post-olimpici ma per quanto Persefone posso dirvi che è stata lei stessa a voler andare nell'Ade, nel Mondo Sotterraneo, tomba per i morti e culla per i semi.
Demetra ha il compito di far crescere le piante e deve stare nel Mondo di Sopra anche se il suo regno è vasto e comprende anche quello Sotterraneo.
Persefone si sentiva molto partecipe dello stato di inquietudine dei morti dispiacendosi molto e così decise di andare sotto.
In maniera semplicistica si potrebbe chiamare questo un atto umanitario (anche se si tratta di due dee).
Eppure immagino che dietro alla figura di Persefone ci siano dei misteri che vanno al di là dell'interpretazione della povera vittima, sempre fragile e indifesa e sballottata da sua madre e dal suo sposo.
Una parte di lei appartiene alla superficie e l'altra alle profondità.
Non dimentichiamo poi che così come in alto, così in basso.




Persefone e Ade di Amy Erickson





di Ernest Wallcousins




Il mistero di Persefone, così segretamente custodito, qual è? Non credo sia un caso se lei è una delle parti integranti dei Misteri Eleusini.
Ma soprattutto mi immagino quanto sia bella la primavera dopo essere stata nell'Ade, il luogo dell'inconscio e quanto alla fine la permanenza nell'Ade sia diventata più serena.


L'immagine qui sopra vedete, come intitolato, Ishtar nell'Ade e non ho affatto sbagliato a inserirlo in questo post. Infatti Persefone deve molto a Ishtar poi Iside.


Persephone-Isis


Iside stessa, sorella e sposa di Osiride, dio dell'Aldilà, passava in totale libertà tra i due mondi come viene specificato nel libro così come accade alla dea greca.
Il ratto di Persefone fu aggiunto solo molto dopo.


Persefone viene citata anche nel libro Vestita di sole  (da pag.54 a pag.57) di Anna Kingsford e scrive che Persefone è il liquido o la parte psichica dell'uomo (...)

Incorporare in se stessi sia la luce che le tenebre, come due opposti che si completano e non in lotta tra di loro, è un processo di trasformazione quasi alchemico e ogni volta è come se Persefone rinascesse, la consapevolezza di sé come donna.
Inoltre il mito di Persefone che discende negli Inferi può far pensare ad alcune fiabe come La Bella Addormentata (per via del sonno che dura 100 anni) e La fanciulla senza mani, fiabe archetipiche di maturazione.


Da adolescente a donna.
Anche senza sua madre.




Leggi questa adorazione di Dion Fortune e qui potete leggere un inno orfico dedicato a questa dea.
Un libro che potrebbe essere interessante da leggere e che tratta il mito anche attraverso l'astrologia è questo: Persefone, la luce nel buio di Elda Fossi


N.B.:
- Di solito quando parliamo di dee, parliamo di fanciulle vergini come Artemide e Atena. Ebbene il concetto "vergine" non è come lo intendiamo noi adesso, ma vuol dire "fedele a se stessa". Quindi non si escludono rapporti sessuali, ma comunque rimangono indipendenti.
- Prima di essere Persephone, era chiamata Kore ovvero fanciulla. Era più un titolo che un nome vero e proprio. Solo scendendo negli Inferi, ha potuto avere un nome.


Modificato

La Luna Blu

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Metamorfosi della Luna di Liu Kuo-Sung (o Liu Guosong)



E così siamo quasi giunti alla tredicesima luna, la Luna Blu, che ci sarà fra 3 giorni.
Normalmente un mese ha una sola luna piena, ma può capitare ogni 2-3 anni che ne abbia due. Inoltre si considera anche la stagione e la Luna Blu rappresenta la quarta luna.
Due cose prima di andare avanti:

- La Luna Blu è sempre la seconda Luna Piena del mese.
- La Luna Blu non è così chiamata perché è di colore blu. E in più non è una Luna all'insegna del malumore (blue in inglese può indicare tristezza e malinconia). Per questo c'è la canzone Blue Moon


Perché la Luna Blu è così importante?
Innanzitutto bisogna capire che nel mondo pagano ogni Luna Piena ha un suo nome e un suo scopo.

Gennaio: Luna del Lupo
Febbraio: Luna della Tempesta
Marzo: Luna del Seme
Aprile: Luna della Lepre
Maggio: Luna del Fiore
Giugno: Luna della Fragola
Luglio: Luna del Miele
Agosto: Luna del Grano
Settembre: Luna della Vendemmia
Ottobre: Luna del Sangue
Novembre:  Luna della Neve
Dicembre: Luna della Quercia


Questi sono solo alcuni dei nomi (in realtà per ogni mese ce ne sono tantissimi) e come si può ben vedere ogni Luna Piena rispecchia la fase della Natura che corrisponde e non è un caso se la parola mese si chiama così. Etimologicamente mese deriva dalla stessa radice indoeuropea che significa luna.
Anche i rituali di ogni Luna Piena, detti Esbat un termine di recente appropriazione, rispecchiano la fase della Natura
Per la sua rarità si dice che la luna blu abbia un'intensità maggiore


Ma nulla vieta a chi non è pagano o wiccan di godere della bellezza di una luna.
Alla luna dobbiamo mostrarci onesti, non avere paura di nasconderci.
Danziamo, gioiamo, facciamo bagni (magari anche al mare).
Inoltre una luna così è l'ideale per sentirsi rigenerati come se ci tuffassimo dentro questa piscina bianco-argentata ed è l'ideale per ricordare a noi stessi importanti obiettivi e sogni.




Moon Watch di Vladimir Kush



Io spero che questa Luna Blu porti a voi conferme e/o nuovi inizi.
E quando fra tre giorni apparirà non dimenticate un sentimento importante: la gratitudine.
La Luna ci tiene tanto ;)



Curiosità:
Proprio per la sua rarità c'è questo modo di dire once in a blue moon. Un po' come da noi con ad ogni morte di Papa.
La tredicesima luna compare, anche se in via ovviamente metaforica, in una fiaba. E' la tredicesima fata de La Bella Addormentata nel Bosco, quella che non è stata invitata.




Aggiornamento:
Ed ecco un link recente su questa luna blu da La soffitta delle streghe e visto che stiamo parlando di una Luna Piena in Acquario ecco qua sempre dallo stesso sito.



Concorso su Aulonia per voi lettori

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Il blog di Aulonia fra poco sta arrivando a un'importante tappa: sta varcando le 10.000 visualizzazioni e per questo piccolo blog è davvero tanto.
Quindi ho pensato a cosa fare ed ecco un modo di coinvolgervi, ma per spiegarvi meglio una premessa.
Aulonia, dalla bambina ragno che era, responsabile dei fili che compongono ogni creatura vivente, è adesso nella forma umana al 100% di Zoe.
Non ha nessuna memoria di ciò che era e si trova a un'importante svolta: una signora è venuta a prenderla.
E per chi già legge la sua storia, questo potrebbe ricordare Selace, la donna squalo, ma non è mica detto che le cose si debbano ripetere.
Ecco l'ultimo post su di lei e ora una domanda vi faccio: Come continuereste la storia?
Ovvero la richiesta che vi faccio per questo concorso è scrivete il post numero 54 (come se voi foste Zoe ovvero nella stessa maniera ma ovviamente mettendoci la vostra inventiva) e scrivetelo qua sotto come commento (nessun limite dei caratteri).
Ovviamente non chiedo che scriviate tutta la storia, ma solo un frammento e io poi da lì continuerò.

So di non chiedervi una cosa facile e infatti il termine della scadenza è il 30 settembre quindi avete più di un mese.
Alla fine, e spero che ce ne siano diversi, io deciderò il post vincitore e sarà appunto il prossimo post di Aulonia con ovvia segnalazione di chi l'ha scritto.
Inoltre ricordo ai disegnatori che l'iniziativa Disegna Aulonia a modo tuo (vedi qui il primo e finora unico disegno) non è affatto finita anzi ho deciso che non ha una fine quindi lasciate sfogare la vostra immaginazione.

Desiderate partecipare ma non siete blogger e quindi non riuscite a commentare?
Nessun problema.
Potete scriverlo alla mia e-mail vigele_83@libero.it con oggetto: Aulonia


Per chi non ha mai sentito parlare di Aulonia, non vi preoccupate.
Leggere la sua storia non sarà lunga e nel blog, nella colonna a destra, ho spiegato il senso della lettura.
Inoltre ho aggiunto poi i numeri quindi non dite che non penso a voi :D

A parte gli scherzi, io spero che partecipiate e se decidete di no, vi chiedo di condividere come potete.
Non lo chiedo quasi mai, ma per Aulonia, questa mia piccola creatura, sì.










Spero sia tutto chiaro e se qualcosa non lo è, scrivetelo pure qua nei commenti.


Norma Jean e Marilyn

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di Richard Avedon, 1957




My name is Marilyn,
Marilyn Monroe,
the star,
Marilyn Monroe.
I was a child
without love
"Why me?"
I'm saying why me!
And every night,
I'm praying
to the moon and stars
and they say to me:
"Good night Norma,
Good night Norma Jean.
Don't cry
ever more.
One kiss on your lips,
two kisses on your eyes.
Don't cry
my little child.
Don't cry
my little... child."




di Philippe Halsman per LIFE Magazine, 1949
(vedi altre foto sue su Marilyn qui verso la fine del post)




Non è la prima volta che dedico un post a Marilyn Monroe, anche scrivendo qualcosa di mio pugno come ho fatto qui e come ho fatto stavolta.
Sì perché le parole che avete appena letto le ho scritte io uno o due anni fa.
Anzi, non le ho nemmeno scritte ma sono comparse assieme alla melodia mentre vagheggiavo con la mente.
Più volte ho scritto della tenerezza che mi faceva, ma a furia di ripetere, a furia di far luce sul suo passato tragico, si rischia di suscitare pietà.
E' vero che si parla molte volte delle sue lacrime, della sua tristezza, della sua insicurezza proverbiale, ma se andate a cercare le sue frasi, magari scoprirete una donna sagace, ironica e diretta.


Non accettate le briciole. Ci hanno fatto donne, non formiche


Trova qualcuno che ti rovini il rossetto, non il mascara.


Arrendersi non significa sempre essere deboli. A volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere.


Fai in modo che la felicità sia il tuo unico vizio



Marilyn era una donna con sfaccettature diverse, anche contrastanti tra loro, ma è proprio questo il bello dell'essere umano.
Spero di non aver fatto errori.
Una cosa: rileggendo poco fa il mio scritto, non mi sembrava giusto il non aver inserito il suo vero nome. Dopotutto Marilyn alla fine lo sentiva sempre più un personaggio, sempre più distante da lei.




di André de Denies



di  André De Dienes



di Eve Arnold



di Jack Cardiff



Credo che sia le lacrime sia la sua prorompente risata facciano parte di lei.
Non credo che in queste ultime foto faccia finta.


"Era fresca, bellissima, pura e molto commovente nella sua vulnerabilità"
Brigitte Bardot parlando sull'unico incontro, peraltro casuale, con Marilyn. Vedi qua il video




Più passano gli anni e più sono convinta che lei non si sia suicidata,
Chissà quando salterà fuori la verità inoppugnabile.

Il gioco del contrasto in teatro

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scena tratta da Il cigno nero



Continua il lavoro con Il Circolo degli Attori (ultimo mio post qui).
Siamo in dirittura d'arrivo con due spettacoli e quello citato nel post qui sopra è il secondo.
Due settimane fa, provando per il primo, però c'è stata una sorpresa.
Il nostro insegnante Cristiano Caldironi, assieme a Christian Amadori, ha fermato un attimo le prove e ci ha fatto fare un esercizio.
Non di riscaldamento però, ma un esercizio qualitativo sul nostro personaggio.
In pratica in questo primo spettacolo noi faremo dei monologhi tratti da Esercizi di stile di Raymond Queneau dove lo stesso evento, una cosa banalissima come lo stare sull'autobus, viene raccontata attraverso stili e modi diversi.
Questi stili sono interpretati da personaggi differenti ovviamente e come tali personaggi, abbiamo un modo diverso di muoverci, di parlare.
Si tratta di più interventi che si susseguono e sono molto brevi.
Eppure, anche se brevi, tutti noi dobbiamo essere dei personaggi completi.
Anche nell'altro spettacolo ognuno di noi ha un monologo, diverso dagli altri e la difficoltà quando si tratta di fare un solo monologo è che in quello che dici ci deve essere tutta la complessità del personaggio.
Cosa c'è stato prima? Da dove arriva?
Inoltre un personaggio non può essere uno stereotipo anche perché questi sono visti e stravisti e il pubblico si annoia facilmente.
Soprattutto in teatro quando l'attenzione deve essere massima ed ogni gesto fatto a sorpresa è ancora più marcato.
Perciò com'è stato eseguito l'esercizio?




In pratica si trattava di stare al centro e di rispondere alle domande come se fossimo quel personaggio, ma le domande non sono riferite al testo che diciamo bensì ad altre cose come se avessimo di fronte una persona.
Com'eri da bambino/bambina? Qual è il tuo colore preferito? Di che cosa hai paura?
Domande simili, molto private.
L'importante era non pensare! 
Non rimuginare troppo sulla domanda e soprattutto sulla risposta.
Dal di fuori sembrava difficile ma vi posso assicurare che una volta dentro il cerchio si rispondeva.
In più eravamo protetti dalla "maschera" del personaggio quindi qualcuno poteva tirare fuori cose personali (io in alcune risposte ho fatto).
Poi si rispondeva alle stesse domande ma come se fossimo il negativo del personaggio.
La contrapposizione.
Anche qui la cosa importante era la stessa: non pensare!
Agisci spontaneamente.
Non rimuginare.
In parole povere: fa'!
E così, come per realizzare una foto, alcune caratteristiche del positivo e negativo vengono prese per fare il personaggio.
Bene, abbiamo una specie di identikit.
Non basta, perché poi di quello che è venuto fuori bisogna tirare fuori l'opposto.




Le due Frida di Frida Kahlo, 1939



Se vi sembra un esercizio fatto a tavolino, bisogna che consideriate tutto il lavoro che c'è dietro quando si realizza uno spettacolo.
Non si tratta solo di esternare.
Anche quando si realizza un'improvvisazione, bisogna tenere conto alcuni elementi come accorgersi di quelli che arrivano, assecondare il lavoro degli altri, portare il lavoro in una direzione...
Inoltre Cristiano Caldironi ci ha fatto un esempio che potevamo comprendere tutti: davvero Giulietta è sempre stata innamorata del suo Romeo?
Allora mi è venuto da pensare quando Romeo uccide Tebaldo, il cugino di Giulietta.
E' da poche ore il suo sposo e già Romeo si macchia di questo crimine.
Qualche giorno dopo mi è venuto un esempio simile riguardo a una fiaba ovvero La Sirenetta (fiaba che per me renderebbe tantissimo in teatro)
Il principe si è appena sposato con colei che lui crede la sua salvatrice. 
La sirenetta sa che quelle saranno le sue ultime ore di vita. Le sue sorelle non possono vederla in quello stato e poco dopo ritornano coi capelli tutti tagliati: li hanno sacrificati alla strega del mare per far sì che questa spezzi l'incantesimo ovvero la sirenetta dovrà uccidere il principe e bagnare i suoi piedi col suo sangue. Così lei potrà ritornare una sirena e non diverrà spuma di mare.
Quindi vediamo la sirenetta, col pugnale in mano, avvicinarsi al principe.
In quel momento lei avrà pensato alla sua salvezza, avendo paura della morte e anche di non potere avere un'anima. Inoltre, vede il principe, l'uomo per il quale lei ha rinunciato al suo mondo, alla sua voce a letto assieme alla presunta salvatrice. 



tratto dall'adattamento giapponese de La Sirenetta del 1975
(vai qui per vedere la prima parte)



Per un attimo, anche solo un attimo, c'era in lei il desiderio di ucciderlo.
Poi, come sapete, ritorna in sé e rinuncia al suo intento.




Portare la contrapposizione può condurre il personaggio a un livello superiore che non sia il solito già visto.
Il fatto di non rimuginarci troppo sopra permette anche all'attore di non cadere nello psicologismo facile anche perché vagheggiando, poi si perde di vista l'obiettivo.


Riassunto della storia di Aulonia

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Allora...
Visto che mi è stato fatto notare che non tutti conoscono la storia di Aulonia, e questo potrebbe essere un deterrente nel partecipare al concorso, eccovi il riassunto della sua storia.



Pronti? Via!!!

Tutto incomincia con l'incontro casuale di un ragno che inavvertitamente cade su un fior di loto. Alla fine comprendono che in fondo loro due sono simili: il ragno tesse la rete della vita, dell'Universo, mentre il fior di loto è la sua corona. Il ragno allora rincuorato chiede se può fare qualcosa e il fior di loto gli risponde di tessere qualcosa.
Si passa subito ad Aulonia che è nota come la bambina ragno.
Il suo compito è quello di districare i fili delle altre creature. I fili non sono altro che i loro componenti. Per esempio quando uno sta male, i fili sono tutti intrecciati.
Non sente la fame, non sente il freddo e per alcune cose è lontana alle sofferenze degli altri.
Il suo compito non le pesa però non può mai fermarsi e gli unici attimi di libertà li può avere nell'Araluen ovvero in uno stagno di ninfee dove lei si immerge.
Curiosa sempre di più, decide di cambiare gli occhi perché quelli che ha adesso non permettono di vedere in profondità così va dal Chirurgo (una creatura simile a lei ma lui usa i fili per cucire) anche se sa che dovrà staccarsi dal lavoro per diverso tempo.
Il Chirurgo, dopo averla sentita decisa, decide di fare l'operazione.
Per diverso tempo lei è consapevole di non avere gli occhi quando poi sente una voce in lei che le dice di lasciarla stare. Almeno per ora. 

Finalmente può vedere e si aspetta di essere trasformata, ma invece si vede come era prima e così chiede spiegazioni al Chirurgo ma questo non gli dice niente. Il suo lavoro l'ha fatto. Le dice solo di aver pazienza. La voce che ha sentito ritorna e la rassicura soprattutto per il suo lavoro dicendole di non preoccuparsi.
Aulonia decide di seguire il consiglio della voce ovvero di ritornare all'Araluen. Si immerge, solo che questa volta sente qualcosa che la prende per il piede.

Quando si risveglia si accorge che qualcosa è cambiato. Per la prima volta si sente sola.
E si accorge che non è più in linea con il tempo come lo aveva prima. Un attimo ed è neve. L'altro attimo è primavera.
Alla fine la voce le dice di essere nata sulla Terra. Prima era sempre sulla Terra ma era ad un altro stadio.
Aulonia ancora non è contenta: si sentiva più felice prima. Solo dopo un po' si accorge che seppure diverso, è sempre lo stesso mondo. Inoltre sente che la voce risiede prima in un fior di loto, poi in un fiore, va nei suoi sogni. E' sempre costante e in continuo movimento.
A fatica Aulonia si è abituata quando una visione di lei senza bocca e delle nuvole le preannunciano che arriva qualcosa che la sconvolgerà. E infatti arriva una donna e dice che lei, Aulonia, non serve più perché sta crescendo. Non è più la bambina ragno poiché inizia a sbocciarle il seno.
Frastornata da tutto ciò, decide di seguire la donna e alla fine intuisce chi è. E' Selace, la donna-squalo.
Selace porta Aulonia nel suo cubicolo e le dice che dovrà rimanere lì e seguire delle regole se vuole sopravvivere come non mostrare la sua paura, stare attenta a voltare le spalle e se la guarda negli occhi è una sfida.
Aulonia, sempre più depressa, si accorge che qualcun altro sta piangendo e sta emettendo luce. Quando si avvicina, vede che sorride. E' un bambino che non cresce. Dice di non ricordarsi il suo nome da quando se ne è andato dalla sua terra.
E' un demone e come tale, piange solo quando è da solo.
Il bambino sparisce davanti ai suoi occhi.

Anche se piangente, Aulonia sente Selace alle sue spalle: le dice che quando è nata, non sapevano cosa farsene di lei.
Hanno visto che era brava in qualcosa e quindi hanno pensato di farle fare quello ma non è che era necessario (per questo il lavoro del Chirurgo era stato fatto anche se le avevano detto che lei era l'unica nel suo mestiere) e adesso che sta crescendo non è più indispensabile.
Sentitasi sfruttata, Aulonia le chiede rabbiosamente e in lacrime se ha intenzione di mangiarla. Allora Selace le risponde che anche se fosse così, rinnegherebbe tutte le scelte che ha fatto?

Non sapendo cosa rispondere e sentendosi sempre più umiliata, Aulonia scappa all'Araluen e desidera essere inghiottita.
In quel momento sente il fior di loto. Le dice che non deve temere il cambiamento e che la purezza non sarà mai quello di un bocciolo di rosa perché se il bocciolo si apre, per quanto bello possa sembrare, non avrà mai senso. "Conserva il tuo spirito e apri la tua finestra al mondo" queste le sue ultime parole.
Adesso Aulonia è più fiduciosa di sé. Ritorna da Selace e le dice fissandola negli occhi che non importa se la sua nascita non era desiderata. Adesso lei è qui.
Ritorna nel cubicolo, sente ancora l'odore dell'acqua che Selace portava e vede una lettera.
Contro le aspettative di Aulonia, Selace sorride.
Nel sorridere ringiovanisce e alla fine Aulonia capisce: tutte le cose che Selace aveva fatto e detto era solo per farla raggiungere a quel grado di consapevolezza.
Nel ringiovanire, Selace sparisce ma Aulonia non è malinconica come col bambino. Anzi, è grata.
Ritornando nel cubicolo, vede una lettera. E' di Selace, le sue ultime parole. Dalla lettera, Aulonia comprende che anche se nata per errore, lei è speciale: è bambina, donna e anziana allo stesso tempo, figlia, madre e ava di questo luogo. Tutto questo lei non lo sapeva e questo Selace lo sapeva invitandola a non dimenticare le parole dette dal fior di loto per far sì che la sua ingenuità di fondo diventi consapevolezza totale e senza dimenticare il suo cuore che non ha età. Infine un post-scriptum le chiede se lei abbia mai toccato i fili che la compongono. 
Aulonia è ancora più incredula.
Nello sgomento, si sente sprofondare ancora di più e sente un'altra presenza che le dice: "Adesso è il mio turno."

Nello sprofondare, si accorge di trovarsi nel cosmo. Tanti occhi la stanno osservando, Saranno galassie? In quel momento Aulonia sente la sua mente come svuotata e sente onde vaghe di energia che la circondano illuminando di madreperla l'universo e la sua pelle. Si sente una conchiglia che custodisce la sua perla. Una perla non sempre intatta: spesso ha le sue fasi.
Riprendendosi un attimo si accorge che qualcuno le sta parlando, una voce balbettante. Le sta dicendo che non c'è tempo per spiegare tutto.
Riesce a dirle che stavolta rinascerà sulla Terra come umana al 100%
Aulonia è sfiduciata ma la voce le dirà che anche se sarà umana, una parte di lei ci sarà e quella parte deve riuscire a mantenerla così com'è.

Il dialogo tra il fior di loto e il ragno continua.
Il fior di loto dice che è incinta e chiede al ragno se può tessere una culla. La luna le ha affidato un seme, diverso dagli altri, e non può più tenerlo. Così chiede al ragno una culla in modo che lei sia sospesa perché lei (la bambina) deve restare sospesa.

Ora passiamo a Zoe, una bambina di quasi sei anni.
Sua madre la porta dal Pediatra perché non parla.
Dopo aver trascorso un po' di tempo da solo con la bambina, il Pediatra capisce che in realtà non è una bambina ritardata come pensava la madre e lei si chiede allora se lo fa apposta.
Dopo una discussione, la madre trascina la bambina con sé dicendole che si vergogna di lei. Zoe passa ancora del tempo da sola perdendosi tra un ragno (e gli chiede se vuol giocare), tra un palloncino...
Dopo essersi chiesta perché nessuno capisce che lei le cose non se le inventa (la luna azzurra che vede in cielo è reale), la madre la chiama. Zoe vede una signora accanto alla madre: è venuta a prendere la piccola.



Qui finisce il riassunto della storia finora. Ecco qui l'ultimo post.
Come continuereste la storia? O meglio, il passaggio successivo.


Risveglio

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Afrodite di Brenda Burke



Siete pronti?
Siete pronti ad abbandonare la pesantezza?
A risvegliarvi autentici?
A far sentire la propria voce?



Ognuno di noi è diverso per questo mi affido a queste immagini che anche se presenta soggetti femminili, non esclude il maschile.
Qui sto raffigurando archetipi che possano farvi sentire i vostri moti interiori, la vostra spinta, 
i vostri battiti e sentirvi connessi.
E' qualcosa che dobbiamo fare per noi stessi, 
perché nessun altro potrà farlo.
Non dobbiamo sentirci impuri, sporchi, imperfetti
neanche con tutte le ferite che possiamo avere.
Non permettiamo a nessuno di farci sentire così neanche a noi stessi,
neanche a quella vocetta fastidiosa che ogni tanto viene fuori,
pronta a giudicarci.


Permettiamo a noi stessi di sbocciare.




di Daniel Bold





di 

di Ivan Parkhomenko




di Frydoon Rassouli




di Helena Nelson Reed



Ruth St. Denise, una delle pioniere della danza moderna




di Dennis Ziliotto


Un risveglio che non può essere spirituale,
(nel senso solo mentale)
ma che include la propria sessualità
e non parlo solo dell'atto,
ma anche del rapporto con il proprio piacere







E non aver paura se quello che scopri 
è completamente al di fuori di quello che aspettavi.
Magari all'inizio ti sentirai destabilizzata,
ma guarda la bellezza
che riesci a emanare
se solo guardi con amore.








Questo post non è solo una mia lettera a voi, ma anche, e soprattutto, a me stessa.
Questa lettera è come un abbraccio collettivo.


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